Marrazzo: «Non addebitare morti sul lavoro a fatalità»
«Voglio esprimere tutto il mio dolore per la morte di Raffaele Felli, che anche nel 2009 ci ricorda drammaticamente che non possiamo permetterci distrazioni»
«Voglio esprimere tutto il mio dolore per la morte di Raffaele Felli, che anche nel 2009 ci ricorda drammaticamente che non possiamo permetterci distrazioni. Le morti sul lavoro non possono mai essere addebitate alla fatalità.
Occorre attenzione, rispetto delle regole e severità. Essere operaio, avere 62 anni, e lavorare su un tetto d'amianto in inverno è segno di una dura necessità di vita che non può e non deve portare alla morte.
Abbiamo già avviato l'intensificazione dei controlli e delle ispezioni e lo faremo con sempre maggior impegno. Ai familiari di Felli vanno le miepiù sentite condoglianze».
Così, il presidente della Regione Piero Marrazzo in merito alla morte del 62enne operaio di una ditta specializzata nella rimozione di amianto, caduto ieri dal tetto di una azienda a Fabrica di Roma, provincia di Viterbo.
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