29 marzo 2024
Aggiornato 08:00

Sicurezza gas - Incoerenza delle normative. Esplosione a Gorle

Nell'arco di poche settimane l'esplosione di una palazzina a Latina,poi a Grottaferrata, S. Giminiano, S.Colombano

Nell'arco di poche settimane l'esplosione di una palazzina a Latina,poi a Grottaferrata, S. Giminiano, S.Colombano.
Poi l'episodio di viale Ungheria ieri a Milano, con le minacce agli agenti di pubblica sicurezza di far esplodere il proprio appartamento con tutto il palazzo da parte di un cittadino.
Un fatto che richiama la vicenda dell'estate di quattro anni fa, quando a Milano morì,a causa di una esplosione provocata da uno sfrattando,un ispettore della polizia. Oggi l'esplosione di una palazzina a Gorle, nella Bergamasca.
Una varietà di episodi che dimostra la pericolosità del gas (metano in particolare) lasciato alla mercé degli utenti a causa di una normativa lacunosa ed equivoca.

La cronologia di questi eventi- gravi e meno gravi- è quasi un bollettino di guerra e le esplosioni non fanno quasi più notizia.

Ma è possibile che ciò continui ad avvenire, negli anni Duemila ed in un Paese «civile» qual è il nostro?

Il presidente di assoedilizia Achille Colombo Clerici dichiara:

» C'è molta incoerenza nelle norme di sicurezza che regolano le modalità di uso domestico del gas. Si dispone che i fornelli delle cucine non possano essere venduti, se non sono dotati del dispositivo della valvola termostatica, che impedisce la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della fiamma; e poi si permette che in milioni di case continuino ad usarsi vecchi fornelli che ne sono privi.

Non viene disposta l'installazione obbligatoria, all'interno delle abitazioni, di apparecchiature che interrompano automaticamente l'erogazione del gas, o diano l'allarme, in caso di perdite dell'impianto.

Gli apparecchi domestici ( cucine,forni) andrebbero «blindati» ad evitare manomissioni da parte di chi vuol far un uso improprio di questa sostanza altamente pericolosa ( ad esempio per tentativi di suicidio o per minacciare e compiere ritorsioni ).

Il tutto sotto la responsabilità degli enti erogatori che dovrebbero,in presenza di difetti, interrompere immediatamente la fornitura del gas.

Sui nostri suggerimenti tecnici concorda anche il C.I.G. Comitato Italiano Gas.»