4 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Crisi economica

«Risposte del governo sono insufficienti»

Lo afferma il leader della Cgil Guglielmo Epifani in un'intervista alla Repubblica

Le risposte del governo alla crisi economica sono insufficienti, tardive e parziali: l'esecutivo ha commesso «un errore basilare» discutendo «misure specifiche» in assenza di un «quadro generale». Lo afferma il leader della Cgil Guglielmo Epifani in un'intervista alla Repubblica, in cui sottolinea di «riconoscersi pienamente» nelle parole del Capo dello Stato Giorgio Napolitano sulla crisi e aggiunge che di fronte agli appelli del presidente della Repubblica e del Papa non si può continuare a tenere «un basso profilo».

Per reagire alla crisi «finora l'esecutivo ha fatto due passi concreti: ha steso una rete di protezione verso le banche, le cui misure sono ancora da attuare, e ha cercato di contrastare le aree di maggior disagio tra la popolazione. Ma su questo fronte l'aiuto che è arrivato è tutt'al più marginale» dice il leader della Cgil. E aggiunge: «sugli ammortizzatori sociali del precari si sta facendo troppo poco e in particolare mi spaventa il ritardo con cui ci si sta muovendo». «Ovviamente non pretendiamo che tutto sia concertato all'unisono, è il governo che alla fine si prende la responsabilità di decidere, ma alla fine il confronto ci deve essere. Invece abbiamo avuto risposte parziali, come la task forze sull'occupazione e la cassa integrazione, ma come si fa a discutere un problema specifico se manca il quadro generale? E' l'errore basilare di tutta l'azione di governo».

Di fronte alle sollecitazioni del presidente della Repubblica del e del Papa «non si può rispondere continuando a tenere il basso profilo», anche perchè «nel resto dell'Europa, senza riguardo per il colore e l'orientamento dei governi, hanno dato risposte di dimensioni ben diverse». Quanto alle preoccupazioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sul debito, Epifani dice «non le sottovaluto, però ho visto anche che a dicembre le aste dei Bot e delle altre emissioni del debito sono andate tutte molto bene. Quindi per il 2009 si possono e si devono trovare dei margini di manovra più ampi per finanziare nuove misure di sostegno».