Lavoratrici a progetto di ricerca in ambito sanitario. Interruzione di gravidanza e proroga del contratto
L'interdizione anticipata e l'interruzione della gravidanza prima del 180° giorno
In risposta all’interpello dell'Istituto Superiore di Sanità per avere chiarimenti in merito all'applicazione o meno nei confronti delle collaboratrici coordinate e continuative, il cui contratto ha per oggetto la gestione di progetti di ricerca in ambito sanitario, del diritto/dovere di astensione obbligatoria dal lavoro e per sapere se nei confronti di una delle suddette collaboratrici in stato interessante, autorizzata all'interdizione anticipata dal lavoro dalla competente DPL, trovi applicazione il disposto di cui all'art. 4 del D.M. 12 luglio 2007, anche nel caso in cui prima del 180° giorno si verifichi l'interruzione della gravidanza, nonché per sapere se in tale ipotesi possa prorogarsi il rapporto di lavoro per un ulteriore periodo di 180 giorni anche nel caso in cui il contratto originario sia scaduto o vi sia una residua durata temporalmente inferiore.
A taler riguardo con la Nota del 23 dicembre 2008, n. 58 il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha chiarito che l'art. 4 del D.M. 12 luglio 2007 ha espressamente statuito che «le lavoratrici a progetto e categorie assimilate, tenute ad astenersi dall'attività lavorativa, alla proroga della durata del rapporto di lavoro per un periodo di 180 giorni, salva più favorevole disposizione del contratto individuale».
Per il Ministero il diritto alla proroga del contratto a progetto non opera nei confronti della categoria di collaboratrici, nel caso in cui durante l'interdizione anticipata si verifichi l'interruzione della gravidanza prima del 180° giorno.
Allegato
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Nota 23 dicembre 2008, n. 58
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