28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Pacchetto UE Clima-Energia

Clima-energia, l'Europa di dice sì

Riduzione dei gas serra, energie rinnovabili ed efficienza energetica, concreti impegni europei

Con 610 sì, 60 no e 29 astensioni, il Parlamento europeo ha finalmente approvato il pacchetto clima-energia dell'Unione. Il cosiddetto pacchetto 20-20-20 prevede la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020, di portare al 20% il ricorso alle energie rinnovabili nei consumi e di aumentare del 20% l'efficienza energetica. Ora la ratifica definitiva, sebbene di natura puramente formale, verrà apportata dal Consiglio europeo presumibilmente entro la fine del 2008.

I ventisette stati membri hanno alla fine raggiunto un accordo tra le posizioni più avanzate sostenute dall'Assemblea e quelle più «annacquate» emerse dopo i compromessi raggiunti la scorsa settimana in materia di cambiamenti climatici.

Il pacchetto 20-20-20 potrà quindi essere considerato come un primo punto di partenza per la politica europea sebbene, aldilà dei buoni propositi espressi, gli obiettivi da raggiungere sono ancora lontani.

«Ora non ci sono davvero più scuse. L’Italia deve mettersi in moto per recuperare il tempo perduto, ma soprattutto per non ripetere gli stessi errori di sottovalutazione di questa nuova frontiera dell'economia. L’Europa ha dimostrato di considerare la risposta ai mutamenti climatici, con quello che comporta in termini di innovazione, di ricerca, di aumento della competitività economica e occupazionale, non un peso ma una delle chiavi per affrontare la crisi», lo ha affermato Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del PD, commentando l’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo al pacchetto clima.
«Per il Governo italiano», ha dichiarato Realacci, «è finita l’epoca della propaganda e dei proclami scomposti. E’ il momento delle politiche serie e dei fatti. Se possibile di un’azione comune tra politica, imprese, società. Per cominciare, ci aspettiamo un ripensamento sul taglio al bonus del 55% per gli interventi energetico-ambientali nel patrimonio edilizio. E’ una delle risposte immediate per affrontare allo stesso tempo la crisi economica e occupazionale, ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2, aiutare le tasche dei cittadini.»

«Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione definitiva, da parte del Parlamento europeo, del pacchetto clima. Ora per il governo non ci sono più alibi, servono subito politiche efficaci ed innovative per coniugare la lotta ai cambiamenti climatici e impegno contro la crisi economica». È stato il primo commento di Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente.
«Sono stati sconfitti tutti i tentativi di utilizzare la crisi economica come pretesto per non varare queste misure - sottolinea Della Seta - Ora L'Italia, che nell'innovazione energetica e nella lotta ai cambiamenti climatici è tra gli ultimi in Europa, deve cambiare strada e passo. Il nostro governo deve smetterla demagogia. Non è affatto vero, come il premier e altri membri del governo hanno detto in questi giorni, che la versione finale del pacchetto clima ha dato soddisfazione alle richieste italiane. Le richieste del governo per cercare di svuotare l'efficacia delle misure sono state tutte bocciate. Il governo deve cominciare con il ripristinare gli eco incentivi cancellati con il decreto anti-crisi, ecoincentivi che sono uno strumento straordinariamente efficace per ridurre i consumi di energia e dunque le emissioni dannose per il clima e al tempo stesso sostenere l'economia, i consumi, le famiglie e le imprese».

A.Dra