25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Energia e competitività

L’intervento dell’Assessore Giaccaglia al convegno di Confindustria Marche

«Energia e competitività sono indissolubilmente legate, ogni forma di dipendenza energetica in una fase di recessione come l’attuale condiziona ancor di più lo sviluppo del nostro tessuto produttivo»

Energia per la competitività nelle Marche, situazione attuale e prospettive. E’ il tema del convegno organizzato oggi, presso la propria sede, da Confindustria Marche sul rapporto tra energia, sviluppo e ambiente. Di seguito, in sintesi, l’intervento dell’assessore all’Energia, Gianni Giaccaglia.

«Energia e competitività sono indissolubilmente legate, ogni forma di dipendenza energetica in una fase di recessione come l’attuale condiziona ancor di più lo sviluppo del nostro tessuto produttivo. Da anni, per questo, la Regione Marche ritiene che i problemi legati al fabbisogno energetico, all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili siano delle vere priorità. Maggiore produzione, maggiori risparmi e fonti rinnovabili, è questo il mix di interventi che hanno caratterizzato e caratterizzeranno le politiche energetiche per i prossimi anni. Il Pear, approvato nel 2005, sta dando risultati parziali, per questo necessita di essere rivisitato alla luce di quanto avvenuto in corso d’opera. Il deficit regionale continua a crescere: dal 48,77 per cento del 2004, al 54,5% del 2007.

Le ragioni sono da ricercare sia nell’aumento dei consumi, sia nello scarso apporto di quelle piccole centrali di cogenerazione che dovevano costituire l’asse portante del Pear. Qualche buon risultato proviene dalle fonti rinnovabili, dove, Soprintendenza permettendo, potremmo in breve tempo raggiungere una produzione annua addirittura superiore a quelli che erano gli obiettivi del Piano stesso. Sul fronte del risparmio energetico la Regione ha posto la massima attenzione, con buoni risultati soprattutto sul solare termico. Su risparmio e solare termico nel periodo 2005 - 2008 sono state messe risorse per 14,41 milioni di euro che hanno attivato investimenti per 51 milioni di euro, che hanno consentito risparmi per 45mila tep/anno. Le Marche hanno carenze strutturali nell’erogazione e le nostre imprese rischiano di pagarle in termini di competitività.

La Regione ha il dovere di evitare che ciò accada, garantendo una tranquillità operativa alle aziende marchigiane. Per questo intendiamo incrementare le risorse destinate a risparmio energetico e fonti rinnovabili, ma questo non basta. E per quanto riguarda il Pear è necessario ampliare il ventaglio delle tipologie degli impianti produttivi proprio per cercare di raggiungere l’equilibrio tra domanda offerta, garantendo alle imprese tranquillità operativa. In questa prospettiva abbiamo già dato parere preliminarmente positivo ai rigassificatori a largo di Porto Recanati e Falconara, inoltre siamo favorevoli all’iniziativa da 60 Mw per la centrale dell’Api. E’ evidente che le Marche debbono superare lo squilibrio esistente proprio perché in un periodo non facile come l’attuale, l’economia regionale va sostenuta adeguatamente. E puntare all’autosufficienza energetica è davvero imperativo categorico».