Emergenze alimentari: troppi allarmismi infondati
La Cia invita tutti ad un’informazione corretta e responsabile per evitare messaggi distorti ai consumatori. Il “colpo” provocato all’agroalimentare da paure prive di fondamento è stato pari al 60 per cento del fatturato di Dop e Igp
Sull’onda di allarmismi infondati le ultime emergenze alimentari sono costate all’intera filiera, dal campo al dettaglio, circa 5 miliardi di euro, tra mancate vendite, ritiro dal mercato, distribuzione di prodotti, blocco delle produzioni. Una cifra pari al 60 per cento del fatturato al consumo delle «eccellenze» del nostro agroalimentare, le denominazioni d’origine come le Dop, le Igp e le Stg che hanno un giro d’affari che si avvicina ai 9 miliardi di euro. E’ quanto sottolineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione della premiazione a Roma, in Campidoglio, di «Bandiera Verde Agricoltura» 2008.
La psicosi che si è sparsa tra i consumatori, disorientati da informazioni confuse e distorte, è costata un prezzo molto salato -avverte la Cia- per l’agroalimentare «made in Italy» che ingiustamente e troppe volte è stato criminalizzato. Se si va a vedere quello che è accaduto negli ultimi anni, si riscontra che le emergenze sono state esclusivamente mediatiche. Emblematica la vicenda dell’aviaria. Nel nostro Paese non si è avuto nessun caso di contagio, eppure il crollo dei consumi ha determinato un danno economico di 800 milioni di euro.
Per non parlare poi della Bse. Anche in questo caso -sottolinea la Cia- il grande allarmismo ha praticamente messo in ginocchio un intero settore che solo ora dal 2001, comincia a riprendersi. Il «colpo» è stato micidiale: 2,8 miliardi di euro. Come non ricordare il caso della mozzarella di bufala. Gli effetti di una psicosi collettiva hanno messo a terra migliaia di produttori ed un’intera catena alimentare. La caduta dei consumi e la distribuzione del prodotto ha causato un danno, tra produzione, indotto e commercio pari a 380 milioni di euro.
Per questo motivo la Cia invita tutti alla moderazione e alla prudenza, evitando di diffondere messaggi allarmistici che, oltre a creare inutile e dannoso panico tra i consumatori, possono mettere in ginocchio settori produttivi importanti per l’economia agroalimentare. Da qui l’esigenza che anche davanti alla vicenda della carne irlandese contaminata alla diossina, si mantenga un’informazione corretta e responsabile e giungano elementi di chiarezza e tranquillizzanti.
Le «eccellenze» dell’agricoltura italiana-Dop e Igp
(in milioni di euro)
FORMAGGI 4.876
SALUMI E FORMAGGI 3.345
ORTOFRUTTA 87
OLIO D’OLIVA 65
ALTRI PRODOTTI 478
TOTALE 8.851
I danni provocati dalle ultime emergenze alimentari
Bse 2,8 miliardi di euro
Aviaria 800 milioni di euro
Diossina (carni, uova, latte) 370 milioni di euro
Mozzarelle di bufala 380 milioni di euro
Peste suina 250 milioni di euro
Afta epizootica 200 milioni di euro
Manzo agli ormoni 150 milioni di euro