28 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Latte crudo

«Non basta il buon senso, necessari più controlli e maggiore informazione»

Così il senatore Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, commenta l'ordinanza firmata oggi dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini

«Il Governo dà i consigli della nonna per il consumo di latte crudo, ma poteva fare di più: invece di affidarsi al buon senso dei consumatori doveva imporre controlli ancor più accurati da parte delle autorità sanitarie e attuare un'adeguata campagna di informazione sull'uso sicuro del prodotto». Così il senatore Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, commenta l'ordinanza firmata oggi dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini.

«A nostro parere - sostiene l'esponente dell'IdV - il Governo, per non demonizzare un alimento con ottime qualità organolettiche, avrebbe dovuto adottare già da tempo misure adeguate a tutelare maggiormente i consumatori. I frequenti casi di malattia provocata soprattutto nei bambini dal batterio Escherichia Coli e riconducibili al consumo di questo tipo particolare di latte, imponeva al Governo di recepire le nostre numerose sollecitazioni, sollevate anche nelle competenti sedi istituzionali».

«Il latte crudo - conclude Di Nardo - consente alle aziende zootecniche di arrotondare i bilanci ed è offerto ai consumatori a prezzi molto convenienti: di questi due elementi in piena crisi economica il Governo non può non tener conto, ma questo certamente non significa che può venir meno al suo compito di vigilanza sulla sanità pubblica».