«Un’ipotesi che non porterebbe ad alcun aumento dei consumi»
Questo il commento del presidente di Federmoditalia e vice presidente di Confcommercio, Renato Borghi, alle proposte avanzate da alcune associazioni dei consumatori di anticipare i saldi invernali prima di Natale
«Un’ipotesi che non porterebbe ad alcun aumento dei consumi e che, peraltro, non sarebbe nemmeno tecnicamente praticabile»: questo il commento del presidente di Federmoditalia e vice presidente di Confcommercio, Renato Borghi, alle proposte avanzate da alcune associazioni dei consumatori di anticipare i saldi invernali prima di Natale.
«In una fase di grave crisi economica, quale quella attuale, e con una domanda così debole per consumi che si protrarrà anche nel 2009 – prosegue Borghi – questa ipotesi determinerebbe esclusivamente uno spostamento, da gennaio a dicembre, di consumi che sono fortemente programmati dalle famiglie. Inoltre, si chiederebbe ai negozi di sacrificare quasi totalmente i margini perchè gli sconti si aggirano ormai intorno al 40% ma anche perché la merce, appena consegnata ai negozi, è stata acquistata dai fornitori a prezzo pieno. E comunque è un’ipotesi impraticabile perchè le imprese hanno già programmato per tempo sia le campagne pubblicitarie che i turni di riposo e le ferie dei propri addetti».
«Altra questione – conclude il presidente di Federmoda – è, invece, quella di una revisione complessiva del sistema di regole delle vendite straordinarie e su questo abbiamo già espresso la nostra disponibilità ad aprire un confronto anche in merito alla liberalizzazione dei saldi a partire dal 2009».
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