PD Toscana e mondo agricolo si stringono la mano
Iniziato «confronto permanente», insieme contro i tagli del Governo
Avviare un confronto sul sistema agricolo regionale: questo lo scopo dell'incontro promosso dal Partito Democratico della Toscana svoltosi questa mattina con rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacati del mondo agricolo. I parlamentari Luca Sani e Susanna Cenni con i consiglieri regionali Vittorio Bugli, Nicola Danti e Virgilio Simonti hanno avviato questo dialogo nell'ambito dell'elaborazione programmatica che il PD ha intrapreso con la conferenza di Prato del 7 e 8 novembre scorsi.
«Dall'incontro - dicono gli esponenti del PD - è emersa la preoccupazione nonché il forte dissenso rispetto alle politiche del governo nazionale nei confronti dell'agricoltura, basate soltanto su una logica di tagli. C'è stata una forte riduzione delle risorse a disposizione del ministero, l'azzeramento del piano irriguo nazionale, quantificabile sui 40 milioni di euro; quello del fondo di solidarietà dell'agricoltura, altri 220 milioni in meno; e l'assenza di provvedimenti sui contributi previdenziali versati dalle aziende, che in Toscana peseranno per circa 30 milioni».
«Abbiamo rilevato - dicono i deputati Sani e Cenni - quanto l'atteggiamento del ministro Zaia sia caratterizzato da una visione parziale dell'agricoltura che non tiene conto delle problematiche relative allo sviluppo rurale dell'intero Paese. A dimostrazione di ciò basti pensare a quanto avvenuto in sede di trattativa europea con le quote latte che il ministro intende usare a forma di sanatoria per quelle aziende prevalentemente localizzate nel nord del Paese che hanno sforato le quote assegnate».
Dalla riunione è emersa la necessità di un confronto permanente tra il Pd e il mondo agricolo della Toscana allo scopo di affrontare il complesso delle questioni che lo riguardano: «Questo lavoro è stato un intrapreso anche in previsione dell'approvazione del piano agricolo regionale - dicono i consiglieri regionali Bugli, Danti e Simonti - e dell'insieme delle riforme che interesseranno il settore, a cominciare dalla volontà di snellire gli adempimenti a carico delle aziende; dalla volontà di riconsiderare il sistema delle deleghe assegnate a province e comunità montane; alla volontà di razionalizzare le attività di promozione delle produzioni tipiche di cui è ricca la Toscana».
E consapevole della centralità che il sistema agricolo riveste per la nostra regione, il Partito Democratico intende organizzare una specifica conferenza programmatica la prossima primavera.
Gli esponenti del PD sottolineano inoltre la necessità di difendere i contenuti della legge 157 sulla caccia «che il centrodestra, con la discussione avviata al Senato, sta tentando di modificare pesantemente».
«Il Pd - concludono Sani, Cenni, Bugli, Danti e Simonti - esprime anche preoccupazione per la situazione di tensione che si sta registrando fra le diverse associazioni di categoria in una fase in cui, proprio per le difficoltà che sta registrando il settore grazie delle politiche del governo nazionale, occorrerebbe il massimo della coesione e unità di intenti.
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