23 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Crisi economica

«La crescita economica è al centro del programma del governo Berlusconi»

Lo ha affermato il ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, in un messaggio inviato a un convegno organizzato da Assolombarda

«La crescita economica e’ al centro del programma del governo Berlusconi». Lo ha affermato il ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, in un messaggio inviato a un convegno organizzato da Assolombarda. «L’Italia - ha osservato Scajola - deve ricominciare a crescere dopo dieci anni di sostanziale stagnazione e questo richiede un aumento della produttività delle imprese e della competitività complessiva del sistema. La crisi e’ globale e il nostro Paese ne e’ investito come gli altri, ma in questi mesi difficili, mentre vareremo nei prossimi giorni gli interventi per contrastare la recessione, dobbiamo continuare a lavorare per correggere i difetti strutturali del nostro sistema».

Per il nostro ministro, tocca soprattutto alle imprese risolvere le problematiche legate alla dimensione aziendale: «L’economia globalizzata rappresenta una sfida anche alla dimensione delle nostre aziende, che devono impegnarsi non tanto a crescere indiscriminatamente, quanto a ricercare la propria ’dimensione ottimale’ rispetto ai mercati che intendono servire, alle innovazioni che intendono introdurre, all’organizzazione di cui pensano di aver bisogno per essere più produttive». E per far fronte alla crisi, Scajola ritiene fondamentale puntare sull’innovazione. Proprio per questo, puntualizza il Ministro, «entro dicembre distribuiremo i primi 380 milioni di incentivi per i progetti di innovazione industriale dei primi due bandi di ’industria 2015’ su ’efficienza energetica’ e ’mobilita’ sostenibile’. Il primo dicembre scade il terzo bando su tecnologie per il made in Italy, con 190 milioni di incentivi, e nei prossimi mesi vareremo altri cinque bandi su beni culturali e turismo, scienze della vita, informatica, tecnologie ambientali ed energia con incentivi complessivi per 1 miliardo e 100 milioni». Previsti anche 800 milioni di incentivi per la realizzazione della banda larga nelle aree marginali del Paese.

Quanto, infine, all’internazionalizzazione, per Scajola e’ un aspetto «fondamentale», perché «soprattutto in tempi di crisi bisogna inseguire lo sviluppo dove si manifesta. Le imprese italiane continuano a farsi onore sui mercati mondiali: tra gennaio e settembre, nonostante la crisi, abbiamo aumentato le esportazioni verso i paesi extraeuropei dell’8,3%. Dobbiamo aumentare l’impegno per l’internazionalizzazione e utilizzare meglio le risorse pubbliche disponibili evitando duplicazioni e sprechi che ancora avvengono soprattutto a livello decentrato». Ecco perché, «con il ministro degli Esteri stiamo istituendo una cabina di regia per l’internazionalizzazione che ha proprio lo scopo di varere un programma pluriennale di missioni di sistema alle quali possano partecipare non solo Confindustria, Ince e Abi, ma anche le regioni, le camere di commercio, gli enti locali».