28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Crisi economica

«Situazione industriale grave destinata a peggiorare»

«Preoccupazione per problema occupazionale, si rilancino investimenti»

«Una situazione grave che, senza interventi immediati, è destinata a peggiorare». E’ quanto afferma la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso, in merito alla rilevazione dell’Istat sulla produzione industriale che, dice, «segna un peggioramento ulteriore: si conferma il sovrapporsi di una crisi del mercato interno, già presente nei mesi scorsi, ai primi effetti della crisi internazionale finanziaria».

«Per i segnali che abbiamo noi questo dato è destinato a peggiorare nei mesi prossimi», aggiunge la sindacalista nel sostenere come «colpisca in particolare il fatto che il segno positivo si registra solo per energia, acqua, gas, ovvero i beni essenziali, mentre il segnale è negativo per i beni strumentali, cioè si fermano gli investimenti». Su quest’ultimo aspetto, spiega Camusso, «è probabile che influisca anche l’effetto restrizione del credito da parte delle banche verso le piccole e medie imprese».

Colpisce, inoltre, «il consolidarsi di un dato di diminuzione dei beni di consumo, che dimostra l’importanza e la profondità del tema dei redditi dei lavoratori e dei pensionati». Tutto questo, precisa la dirigente sindacale della Cgil, «tradotto sul lavoro, significa che abbiamo già un grave problema occupazionale perché la diminuzione della produzione si determina con l'allontanamento dal lavoro di tutte le figure precarie». Figure, queste ultime, «che spesso non hanno accesso agli ammortizzatori e, quindi, determinano un ulteriore preoccupazione sui consumi d mercato interno». Inoltre, oltre la questione dei redditi e degli ammortizzatori, «serve che si rilancino gli investimenti e che si eviti che la progressiva diminuzione della produzione - conclude Camusso - si traduca nel deterioramento dell’apparato produttivo nel nostro paese».