12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Due nuove iniziative dell’Agenzia in favore della filiera ortofrutticola regionale

Da Arsial servizi per la filiera ortofrutticola

Il servizio Infomercati e la certificazione Global Gap. I due progetti sono portati avanti in sinergia e collaborazione con il CAR (Centro Agroalimentare Roma)

Il commissario straordinario di Arsial, Massimo Pallottini, ha presentato, presso l’azienda sperimentale di Tarquinia, due nuove iniziative dell’Agenzia in favore della filiera ortofrutticola regionale: il servizio Infomercati e la certificazione Global Gap. I due progetti sono portati avanti in sinergia e collaborazione con il CAR (Centro Agroalimentare Roma), il principale centro di smistamento all’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli regionali, e coinvolgono le principali organizzazioni dei produttori e cooperative ortofrutticole del Lazio.

Il servizio Infomercati, realizzato in collaborazione con il Consorzio Infomercati (promosso dal Ministero SviluppoEconomico e titolato in esclusiva alla rilevazione giornaliera delle quotazioni dei prodotti agricoli sui mercati all’ingrosso), attiverà per l’annata agraria 2008/09 un servizio di informazione diretta che permetterà agli operatori ortofrutticoli regionali di accedere alle quotazioni, in tempo reale, delle più importanti referenze ortofrutticole del Lazio sui principali mercati italiani(Milano, Bologna, Padova e Roma) ed europei (Monaco e Amburgo); inoltre,permette di conoscere le tendenze delle campagne agricole in corso di ogni prodotto, per quotazioni e volumi nei singoli mercati, indicando i periodi di minor presenza dei prodotti sulle principali piazze, utilizzando anche un’analisi storica dei dati degli anni precedenti.

«Tale servizio informativo – ha dichiarato Pallottini – riveste una particolare importanza per gli addetti al settore, in quanto permette una più efficiente programmazione aziendale per avere disponibilità di prodotto nei periodi di maggiore richiesta e fornisce un concreto orientamento ai migliori mercati ove collocare le produzioni. Infine, costituisce uno strumento indispensabile per la contrattualizzazione diretta con la Grande Distribuzione Organizzata.»

Arsial , inoltre, promuove l’introduzione della certificazione Global Gap nella filiera regionale dell’ortofrutta fresca allo scopo di migliorare l’accesso delle nostre produzioni sui mercati internazionali. La certificazione Global Gap per il prodotto fresco, ancorché volontaria, è lo standard universalmente riconosciuto che sancisce la qualità e la sicurezza dei prodotti agricoli ed è un prerequisito necessario per accedere ai contratti con la GDO. Tale certificazione costituisce uno strumento di vantaggio competitivo, soprattutto nelle relazioni Business to Business con i mercati nordeuropei e extra UE: il 60% della ortofrutta venduta nel Nord Europa ha come canale di vendita quello della GDO. Il progetto prevede seminari specifici rivolti ai tecnici delle aziende per arrivare alla certificazione di 2differenti tipologie di aziende, individuale e associata.

«Già da tempo – aggiunge il commissario straordinario di Arsial – stiamo incentivando l’introduzione della certificazione Global Gap proprio per migliorare l’accesso delle produzioni del territorio laziale sui mercati esteri, europei ed extraeuropei, aprendo nuovi, interessanti, scenari per i nostri prodotti. In quest’ottica riteniamo fondamentale estendere la certificazione volontaria Global Gap, già praticata da una piccola parte delle imprese laziali, puntando su un orientamento più deciso della filiera ortofrutticola fresca verso l’esportazione. Un’opportunità per il comparto ortofrutticolo della nostra regione che può, in questo modo, trovare nuovi importanti sbocchi commerciali oltre a quello della Capitale».

Il settore ortofrutticolo laziale rappresenta una delle realtà più significative dell’agricoltura regionale: con una produzione lorda vendibile di 680 milioni di euro all’anno,80 mila aziende e una superficie agricola utilizzata di circa 70 mila ettari, la produzione ortofrutticola colloca il Lazio nel novero delle regioni italiane più importanti, soprattutto per il comparto degli ortaggi freschi.