Reddito minimo di inserimento nelle province di Enna e Caltanissetta
Carmelo Incardona: «è necessario razionalizzare gli interventi, per renderli veramente efficaci e contenere le spese»
«Con l'approvazione di questa legge, grazie alle risorse finanziarie recuperate, si potranno riaprire i cantieri di servizi e mantenerli fino a fine anno».
Pur manifestando soddisfazione per l'approvazione all'Ars dell’articolato della norma per la prosecuzione dei cantieri di servizi destinati agli ex percettori del reddito minimo di inserimento nelle province di Enna e Caltanissetta, l'assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, dice che «è necessario, però, razionalizzare gli interventi, per renderli veramente efficaci e contenere le spese».
«Per questo - aggiunge l’assessore Incardona - con un emendamento che ho presentato al testo, la platea dei beneficiari verrà ridotta ai soli soggetti privi di qualsiasi fonte di reddito, tornando, in questo modo, allo spirito del decreto legislativo del 1998 che introdusse il reddito minimo di inserimento, pensando proprio ai soggetti a rischio di marginalità sociale».
L'emendamento dell'assessore Incardona consentirà, inoltre, il rifinanziamento dei cantieri di servizi nei prossimi anni, a condizione che i Comuni cofinanzino gli interventi (con almeno il 20% del fabbisogno i Comuni con diecimila o più abitanti e con il 10% quelli con meno di diecimila residenti) e vigilino sul possesso dei requisiti necessari alla fruizione del reddito minimo di inserimento.
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