Agricoltura Ue: una più stretta collaborazione tra Italia e Francia
Il presidente Giuseppe Politi sottolinea l’importanza di consolidare i rapporti per sviluppare un’azione finalizzata alla crescita imprenditoriale dei produttori agricoli
I temi della Politica agricola comune, con particolare riferimento al confronto sull’health check, la crisi economica internazionale, i rapporti tra l’Ue e i paesi del Mediterraneo. Questi i principali argomenti al centro dell’incontro odierno tra il presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi e quello della Fnsea, l’organizzazione professionale agricola francese, Jean Michel Lemetayer, che guidava una delegazione composta del vicepresidente Jean Paul Bastian, del direttore generale Patrick Ferrere e del vicedirettore per gli Affari economici e internazionali Claude Soude.
E’ stato un incontro molto costruttivo che ha permesso di approfondire tutti i vari problemi agricoli europei ed internazionali che oggi sono tappeto. Il presidente Politi ha messo in risalto l’importanza della Politica agricola comune che, però, in futuro dovrà in modo sempre più incisivo sostenere gli investimenti per l’innovazione e lo sviluppo delle imprese in coerenza con gli obiettivi di crescita dell’Unione europea.
Quindi, per il presidente della Cia, la Pac dovrà ampliare i suoi obiettivi: sostenibilità e difesa del modello europeo di agricoltura; competitività, sviluppo economica e occupazione; crescita politica Ue.
Politi ha sottolineato l’importanza di un più stretto rapporto tra l’agricoltura francese e quella italiana. Da qui l’importanza di intensificare il confronto tra la Cia e la Fnsea, proprio per operare con azioni condivise per la tutelare dei redditi dei produttori e per la valorizzatone del loro lavoro nel contesto europeo ed internazionale.
Da parte della Fnsea è stata evidenziata la positività dell’incontro, soprattutto in una fase dove si devono adottare delle scelte fondamentali per il futuro dell’agricoltura europea. Il presidente Lemetayer si è detto d’accordo sull’opportunità di instaurare rapporti sempre più solidi tra le due organizzazioni professionali agricole al fine di sviluppare una strategia tesa allo sviluppo e alla competitività degli agricoltori italiana e francesi.
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