19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
A Palazzo Strozzi Sacrati il tavolo delle organizzazioni agricole e della pesca

Per gli annessi agricoli non più demolizione ma vincolo perenne

Martini annuncia: «Il 6 novembre incontro con le banche per l'accesso al credito»

Cancellata la normativa che imponeva la demolizione di tutti gli annessi agricoli non più utilizzati, così il pagamento della fideiussione al Comune per garantirne la demolizione. E’ stato il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ad informare le organizzazioni professionali dell’agricoltura e della pesca nell’incontro periodico che si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Strozzi Sacrati. Alla riunione hanno partecipato: Cia, Confagricoltura, Lega Coop agroalimentare, Lega pesca, Federpesca, Agci pesca, Federcoop pesca.

Nutrito l’ordine del giorno affrontato: dalle questioni urbanistiche a quelle dell’emergenza credito provocata dalla crisi finanziaria internazionale, dalle esigenze di semplificazione delle procedure fino al problema degli animali predatori. «La normativa – ha precisato il presidente - che imponeva la distruzione degli annessi agricoli, nata per tutelare il nostro paesaggio ed evitare speculazioni, sarà modificata. In particolare cancelleremo il comma 6 dell’articolo 41 che prevedeva la demolizione. Al suo posto verrà introdotto un vincolo perenne sulla destinazione d’uso degli annessi agricoli. Mi sembra questa una soluzione - che il Consiglio regionale approverà entro ottobre – che risolve il problema ai produttori agricoli, senza indebolire l’azione di tutela del nostro paesaggio».

Sul tema del credito, il presidente Martini ha informato che per il prossimo 6 novembre ha convocato un incontro con tutti gli Istituti bancari della Toscana per una comune valutazione sulla situazione finanziaria e per individuare le iniziative necessarie per fronteggiare le difficoltà delle imprese su questo fronte. «Sarà quella la sede – ha detto Martini – per definire le misure da adottare per garantire l’accesso al credito delle nostre imprese, a partire dai fondi di garanzia che la Regione ha deciso – nel corso della riunione della giunta programmatica a Livorno - di rifinanziare con 48 milioni di euro. Si tratta di fondi che intervengono in tutti i settori produttivi e in favore di tutte le imprese, comprese quelle del mondo agricolo e della pesca». Sono stati poi affrontati i problemi legati al rapporto tra fauna selvatica, animali predatori e mondo agricolo. «Dobbiamo trovare soluzioni pratiche alla continua crescita dei predatori (lupi e cani randagi) che aggrediscono gli animali da pascolo, e della fauna selvatica (cinghiali, daini, cervi, ecc) che devastano le coltivazioni. Stiamo lavorando – ha annunciato Martini - a definire, in base a criteri scientifici, un «tetto di sopportazione» della presenza di questi animali nei vari territori e l’avvio di un monitoraggio periodico. Ogni qual volta si supererà il tetto si potrà intervenire con la cattura o l’abbattimento». Un caso particolare è ! quello d el lupo, che è stato esaminato questa mattina nel corso della riunione del tavolo verde. Il lupo, come stabilito dalla normativa comunitaria, non si può cacciare, si può solo intervenire con azioni preventive. «In questo senso – prosegue Martini - insieme alle associazioni agricole presenti abbiamo definito un piano di lavoro che prevede finanziamenti per estendere le recinzioni, i sistemi di sorveglianza e di monitoraggio anche attraverso la videosorveglianza, contributi per l’attivazione di polizze assicurative e l’aggiornamento del preziario per il rimborso dei capi predati dal lupo».

Infine le questioni relative alla semplificazione delle procedure burocratiche. E’ un’esigenza condivisa dalla Regione che vedrà un primo intervento attraverso il miglioramento di tutte le procedure informatizzate e il riordino delle agenzie regionali Arsia e Artea per renderle più efficienti in rapporto al nuovo periodo di programmazione comunitaria. Martini ha confermato l'impegno della Regione per il sostegno dei prodotti locali attraverso la creazione dei mercatali e altre iniziative a favore della filiera corta. «E’ stato una riunione utile e positiva – ha commentato alla conclusione Martini – che ci ha consentito di lavorare alla soluzione dei problemi del settore a partire dalle iniziative più rilevanti, fra cui l’attuazione del Programma di sviluppo rurale, del Piano agricolo regionale e dei Fondo europeo per la pesca che metteranno a disposizione 170 milioni di euro all'anno. Lavoreremo con le organizzazioni di categoria e con il sistema del credito per garantire agli operatori la partecipazione agli investimenti che questi programmi richiedono». Una battuta finale il Presidente l’ha rivolta alla Coldiretti che ha polemicamente scelto di non partecipare. «E’ una scelta immotivata e improduttiva, che mi auguro venga corretta. In ogni caso noi andremo avanti».