3 ottobre 2025
Aggiornato 12:30
Agricoltura

Per il programma Leader partono i primi bandi 2007-13

“Soddisfazione” è stata espressa dall’assessore alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo che sottolinea “l’impegno dell’intera struttura per giungere a questo risultato”

Partono oggi i primi bandi della programmazione 2007-13 per i programmi Leader. «Soddisfazione» è stata espressa dall’assessore alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo che sottolinea «l’impegno dell’intera struttura per giungere a questo risultato» e che rilancia: »stiamo correndo contro il tempo, consci delle responsabilità che abbiamo per rendere concrete e tangibili le opportunità per l’intero settore agricolo, settore che contribuisce ad un segno più nella crescita del pil della Puglia. Stiamo lavorando sulla promozione della qualità con ottimi risultati sugli scenari nazionali ed internazionali.

E’ però necessaria per massimizzare questi sforzi la collaborazione di tutti gli attori del settore, comprese le associazioni di categoria che possono e devono lavorare concretamente sulla troppa frammentazione e sulla mancanza di strutture aggregate per fare massa critica sulla trasformazione, logistica e commercializzazione. Sarà questa la strada per competere e vincere la sfida dei prossimi anni» . Dopo la Conferenza dei direttori di area che si è tenuta lo scorso lunedì 6 Ottobre, il direttore d’area politiche per lo sviluppo rurale Giuseppe Ferro ha approvato quindi con atto dirigenziale l’Avviso pubblico per la selezione di documenti Strategici Territoriali (DST) presentati da partenariati pubblico-privati che intendono candidarsi all’attuazione della misura 410 – «Attuazione dell’impostazione LEADER» che sarà pubblicato nei prossimi giorni sul BURP e sul sito della Regione. Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia per il 2007-2013 è dotato di 1.480.000,00 mln di ¤ come finanziamento pubblico e destina all’Asse 4 il 18,84% delle risorse, pari ad ¤ 279.000.000,00 di cui ¤ 160.425.000,00 di FEASR. Si sottolinea inoltre, che l’asse 4 in Puglia avrà il compito di affrontare le priorità dell’asse 3 – Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale- svolgendo un ruolo sociale nelle aree con problemi particolari di sviluppo.

Conseguentemente la procedura individuata di selezione e finanziamento dei Gal risulta articolata in due fasi:
1) L’avviso pubblico per la selezione di Documenti Strategici Territoriali presentati da partenariati pubblico-privati;
2) La costituzione in GAL dei partenariati selezionati nell’ambito della prima fase e la selezione dei relativi Piani di Sviluppo Locale, che dovranno comprendere gli elementi di conoscenza sui soggetti proponenti, l’analisi del territorio di intervento, gli obiettivi, le misure del PSR selezionate all’interno del tema unificante individuato nella prima fase, gli interventi e le risorse finanziarie previste, gli aspetti procedurali, i risultati attesi. Ogni territorio che intenda candidarsi per l’approccio LEADER dovrà proporsi tramite un partenariato misto pubblico-privato validamente costituito tramite protocollo di intesa contenente la definizione dei ruoli, delle competenze e delle responsabilità di ciascun membro. LEADER è l’acronimo delle parole francesi Liason Entre Actions de Developement del’Economie Rurale (collegamento tra le azioni di sviluppo dell’economia rurale). La prima esperienza si è avuta con la riforma dei Fondi strutturali del 1988 (LEADER I) per poi continuare con LEADER II e LEADER+. Grazie all’attuazione di strategie integrate promosse e coordinate dai Gruppi di Azione Locale le diverse edizioni di LEADER hanno mirato, attraverso un approccio «bottom - up»(dal basso), al raggiungimento di svariati obbiettivi: garantire la competitività dei settori agricolo e forestale, migliorare l’ambiente e il paesaggio rurale, sostenere l’occupazione nelle zone rurali, tradurre le priorità di sviluppo locale in programmi concreti e operativi. Nel periodo di programmazione 2007-2013 LEADER non è più un programma autonomo come nei precedenti periodi, ma fa parte organicamente del PSR regionale, diventandone l’Asse 4 come già detto in precedenza. L’obiettivo è quello di migliorare le competenze nelle aree rurali della nostra Regione, nella fase di analisi programmatica, di organizzazione e gestione di iniziative complesse di sviluppo territoriale, favorendo la partecipazione ai processi decisionali degli attori locali, valorizzandone le esperienze. Si intende stimolare l’evoluzione dei territori rurali verso forme organizzative di tipo sistemico, attraverso la costruzione o il rafforzamento delle condizioni di accumulo di «capitale sociale», la fluidificazione delle informazioni in un clima partecipato e collaborativo, che favorisca forme di integrazione anche interprogrammatiche nel più ampio quadro degli strumenti finalizzati allo sviluppo locale.