18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Crisi mercati finanziari

UBS: Confederazione svizzera e Banca centrale soccorrono l'istituto

Il governo e la Banca Centrale svizzeri (BNS) vengono in aiuto di Ubs per eliminare le posizioni a rischio del bilancio della banca

Il governo e la Banca Centrale svizzeri (BNS) vengono in aiuto di Ubs per eliminare le posizioni a rischio del bilancio della banca. L'istituto ha infatti collocato presso la Confederazione Svizzera un'emissione di obbligazioni forzatamente convertibili (mandatory convertible notes, MCN) che permette di raccogliere 6 miliardi di franchi svizzeri di nuovi fondi, e ha siglato un accordo con la Banca Nazionale per trasferire massimo 60 miliardi di dollari di titoli attualmente illiquidi, nonchè altri attivi del bilancio di Ubs verso un fondo separato.

La transazione, si legge in una nota della banca svizzera, permette a Ubs di limitare la perdita potenziale futura connessa a questi attivi, di garantire il finanziamento a lungo termine degli stessi, di diminuire gli attivi ponderati in funzione del rischio, di ridurre notevolmente il rischio nonché le dimensioni del suo bilancio. Consente inoltre alla BNS e agli azionisti di Ubs di partecipare al potenziale di rialzo del valore degli attivi del fondo, una volta interamente rimborsato il prestito. Questa soluzione permette anche di ridurre notevolmente l'incertezza attuale per gli azionisti e i clienti UBS e contribuisce alla stabilità del sistema finanziario garantendo una vendita ordinata di questi attivi. Il capitale del fondo collocato presso la Banca Centrale sarà finanziato da UBS per un massimo di 6 miliardi di dollari e da un prestito senza regresso di un massimo di 54 miliardi di dollari concesso al fondo dalla BNS.

Il fondo sarà controllato dalla BNS. La scadenza del prestito sarà di otto anni, ma potrà essere prolungata a 10 o 12 anni. L'obiettivo del fondo è garantire un finanziamento e una liquidazione regolare dei titoli attualmente illiquidi e di altri attivi del bilancio di Ubs a lungo termine. Inoltre, UBS può raccogliere 6 miliardi di franchi svizzeri di nuovi fondi sotto forma di obbligazioni forzatamente convertibili (MCN) per finanziare il proprio contributo in azioni mantenendo nel contempo una base di capitale solida. Per creare il capitale condizionale necessario per le MCN, l'emissione di MCN dovrà essere approvata dagli azionisti UBS in occasione di un'Assemblea generale straordinaria che si terrà verso la fine di novembre 2008. Con la conversione delle MCN, la Confederazione svizzera deterrà circa il 9,3% del capitale azionario di Ubs, tenendo conto delle azioni in circolazione e presupponendo una conversione delle MCN emesse a marzo 2008. Peter Kurer, Presidente di UBS, ha dichiarato: «In questa fase di turbolenze dei mercati vogliamo prendere tutti i provvedimenti necessari per proteggere la solidità della nostra banca. Prendiamo provvedimenti pragmatici per eliminare i rischi connessi a posizioni acquisite in passato».

Per il terzo trimestre 2008 UBS registra un lieve utile di competenza degli azionisti pari a CHF 296 milioni. I ricavi sono diminuiti in tutte le attività sulla scia delle difficili condizioni di mercato. I risultati del Gruppo nel terzo trimestre comprendono un credito d'imposta di CHF 912 milioni.

Fonte: Apcom