2 ottobre 2025
Aggiornato 22:00

Tibi Spa. Fim Cisl: «Mercatech non rispetta gli accordi»

«Rischio di trovarsi nuovamente nella stessa situazione di agosto dove, oltre ai ritardi sui pagamenti degli stipendi, non si vedeva alcuna prospettiva industriale per l'azienda»

«Resteremo costantemente vigili perchè riteniamo che non sarebbe più accettabile da parte dei lavoratori Tibi Spa, trovarsi nuovamente nella stessa situazione di agosto dove, oltre ai ritardi sui pagamenti degli stipendi, non si vedeva alcuna prospettiva industriale per l'azienda». Michele Zanocco, segretario regionale Fim-Cisl Veneto, commenta così gli sviluppi che si sono registrati in questi giorni sul futuro della Tibi spa, azienda del veneziano che occupa circa 70 persone e opera nel settore della carpenteria architettonica.

«Mercatech - spiega Zanocco - non ha rispettato gli impegni assunti nell'incontro del 23 settembre che si è tenuto negli uffici dell'Assessore alle Attività Produttive Giuseppe Scaboro e che riguardavano da una parte il versamento di 150 mila euro (dei 750 mila che doveva versare ai primi di settembre, ma mai arrivati) per pagare gli stipendi dei lavoratori e dall'altra il conferimento di attività industriali che avrebbero permesso la ripresa produttiva dello stabilimento. Tutto questo non è mai avvenuto e ha impedito nei fatti ai lavoratori di percepire regolarmente la retribuzione attraverso acconti, oltre che mettere in serio pericolo tutti i posti di lavoro».

Un successivo incontro convocato dall'Assessore, è stato disertato dal socio Mercatech che ha dichiarato di non essere presente per altri contemporanei impegni.
«Fatta salva la buona fede - prosegue - per noi questa è stata la riprova del disinteresse industriale da parte di Mercatech e il disimpegno economico ha rischiato di portare TIBI e i suoi lavoratori sull'orlo di un baratro. Nel medesimo incontro, comunque Tibi ci ha comunicato che avrebbe verificato la disponibilità ad entrare nel capitale sociale dell'azienda di un altro soggetto industriale che ci è stato presentato in un successivo incontro. Si tratta di una cordata di aziende piemontesi di cui fa parte la Falco Spa di cui socio è l'ing. Caltagirone che opera nel campo delle costruzioni».

Lunedi 13 questa cordata è entrata nel capitale sociale di Tibi Spa ed ha già dato segnali concreti della volontà di rilanciare l'azienda sia attraverso l'iniezione di capitali e di garanzie fideiussorie, così come di attività industriali.
«Un importante impegno assunto - spiega Zanocco - è stato quello di favorire la ripresa anche attraverso investimenti produttivi. Altro fondamentale elemento riguarda la situazione delle retribuzioni pregresse, su cui c'è stato un impegno preciso sulla regolarità del pagamento e la loro completa regolarizzazione entro il mese di dicembre. Pur dovendo essere cauti, riteniamo di poter sostenere che la nuova cordata si è presentata con idee chiare e con interventi sostanziali già fatti. Nei prossimi giorni ci incontreremo in sede aziendale per entrare nel dettaglio del piano industriale, così come degli assetti organizzativi necessari per ridare corpo alle attività produttive. Misureremo i nostri nuovi interlocutori nei fatti e nel rispetto degli impegni che si sono assunti non solo con il sindacato, ma con tutti i lavoratori Tibi Spa e con le loro famiglie. In questa delicata fase, riteniamo assolutamente importante il ruolo dell'Assessore alle Attività Produttive Scaboro, che ha deciso di seguire da vicino l'evoluzione della vicenda confermando la costituzione di un tavolo di garanzia per verificare la consistenza del piano industriale, il rispetto degli impegni, il rilancio dell'azienda con la conseguente salvaguardia di tutti i lavoratori».