28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La Commissione procederà alla revisione della legislazione sulla qualità dei prodotti agroalimentari

«Il libro verde sulla qualità un’opportunità per far sentire la voce degli agricoltori»

È questo il commento di Confagricoltura al Libro Verde diffuso oggi dalla Commissione europea

«La decisione della Commissione europea di avviare una procedura di revisione della legislazione sulla qualità dei prodotti agroalimentari è sicuramente una buona occasione per rafforzare gli strumenti di valorizzazione e controllo». È questo il commento di Confagricoltura al Libro Verde diffuso oggi dalla Commissione europea.

Confagricoltura ha però perplessità sul contenuto del documento che è, in pratica, un’inchiesta pubblica sulla qualità dei prodotti agroalimentari.

Molti dei quesiti proposti hanno, infatti, già avuto una risposta ufficiale nella Conferenza Europea sulla Qualità del febbraio 2007, a cui hanno partecipato tutti i rappresentanti del mondo produttivo e dei consumatori.

«In pratica - dichiara Confagricoltura - nel Libro Verde viene riproposta una visione della qualità già discussa e superata dal dibattito europeo».

Confagricoltura è, inoltre, molto preoccupata per il modo con cui sono poste le domande, che potrebbe indurre in errore il lettore, ed in particolare il consumatore.

Un esempio è quello dell’introduzione di un marchio «made in EU» dove nella domanda, non viene chiarito che tale marchio potrebbe essere utilizzato anche dai produttori extraeuropei, essendo un marchio di conformità alla legislazione europea e non di origine.

Un’altra perplessità deriva dalla lettura del capitolo relativo alle DOP IGP. Confagricoltura sottolinea che l’individuazione di ulteriori criteri da rispettare nei disciplinari di produzione, non attinenti all’origine ed alla tradizione dei prodotti alimentari, potrebbe portare alla distruzione del patrimonio di qualità italiano ed europeo.

Scarsa importanza invece viene data alla posizione dominante di alcuni marchi europei, riconducibili spesso alla GDO, che non agevolano il libero commercio all’interno della UE.

Confagricoltura si dichiara disponibile a fornire, con le proprie strutture, tutte le informazioni utili a chi desidera compilare il questionario. Da reciproche valutazioni approfondite si potranno fornire alla Commissione risposte idonee ad evitare che la procedura del Libro Verde possa arrecare problemi alla produzione di qualità italiana ed europea.