19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
L'inflazione frena a settembre (+3,8%)

«La frenata dell'inflazione conseguenza della crisi dei consumi delle famiglie»

ADOC: «Il calo registrato è conseguenza diretta dell’impossibilità, da parte delle famiglie, di accedere all’acquisto dei beni di prima necessità»

L’Istat conferma il dato preliminare dell’inflazione di settembre, che scende al 3,8% dal 4,1% di agosto. Per Adoc il calo è conseguenza diretta della crisi dei consumi.
«Il dato Istat sull’inflazione conferma le nostre preoccupazioni – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – il calo registrato è conseguenza diretta dell’impossibilità, da parte delle famiglie, di accedere all’acquisto dei beni di prima necessità, non di un intervento mirato a favorire la ripresa dell’economia reale.

Per Adoc è importante che venga siglato un patto tra i consumatori e i commercianti, al fine di operare una riduzione significativa dei prezzi e di intervenire nei settori merceologici più in affanno con misure di contenimento dei prezzi. Ci auguriamo che il Governo si faccia promotore di questo incontro. La partecipazione di Adoc alla conferenza stampa di domani della Fipe rappresenta un primo passo verso quest’incontro, da noi sempre auspicato.»

Per Adoc i costi dei beni alimentari e energetici rimangono comunque sostenuti.

«Nonostante il calo, il livello dei prezzi dei beni alimentari, con pasta (+26% secondo i nostri dati) e pane (+16,2%) a trainare il gruppo, ed energetici rimane sostenuto – continua Pileri - il crollo del prezzo del petrolio, tornato ai livelli di un anno fa, non ha influito quanto avrebbe dovuto sul prezzo dei carburanti. Mancano ancora 8-10 centesimi per raggiungere il giusto prezzo. Pur apprezzando gli sforzi di alcune compagnie che hanno cominciato ad abbassare i costi, chiediamo loro un ulteriore sforzo all’insegna del coraggio. La contrazione delle vendite nei principali settori del consumo continua e si amplifica, andando a colpire persino la GDO e i supermercati. Un forte ribasso dei prezzi dei prodotti energetici potrebbe rilanciare i consumi delle famiglie e dare respiro all’economia del Paese».