Per far restare i giovani in agricoltura occorrono atti concreti
La Cia: le affermazioni del ministro Zaia sono in contraddizione con linea del governo che nella finanziaria 2009 ha tagliato del 50 per cento i fondi destinati all’imprenditoria giovane nel settore agricolo
E’ positivo che il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia abbia intenzione di finanziare i giovani che vogliono intraprendere l’attività agricola. Però, queste enunciazioni vanno tradotte in fatti concreti. E oggi, però, la realtà ci dice solo che nella Finanziaria per il 2009 proprio il fondo destinato ai giovani agricoltori è stato tagliato del 50 per cento, da 10 a 5 milioni di euro.
E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che mette in evidenza la contraddizione che c’è tra tali affermazioni e le linee della manovra economica del governo.
Comunque, non è soltanto un problema di finanziamento, pur di grande importanza. Bisogna -avverte la Cia- porre in termini chiari soprattutto la questione fondiaria. Dobbiamo garantire un credito adeguato per quei giovani che intendono rimanere in agricoltura e acquistare la terra che è il primo fattore di produzione.
E’, quindi, indispensabile creare strumenti anche di carattere fiscale per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di terreni, sia per la vendita sia per gli affitti e per sostenere la crescita di nuova imprenditorialità o l’ampliamento di aziende condotte da giovani imprenditori.
Per la Cia, inoltre, è importante anche sostenere sistemi di formazione e di consulenza per le imprese giovani nella fase di avvio e riconversione. Contemporaneamente è importante dare sostegno a progetti di marketing innovativo gestiti da giovani agricoltori in forma associata.
Ecco perché chiediamo al ministro -conclude la Cia- di confermare queste sue dichiarazioni in atti tangibili. Le buone intenzioni restano tali e, dunque, inutili, se non vengono rese possibili attraverso misure e provvedimenti realmente incisivi. Se vogliamo che i giovani restino in agricoltura, dobbiamo porre le opportune e valide condizioni.
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