19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Riforma del modello contrattuale

Contratti: ok Confindustria, Cisl e Uil a linee guida riforma

Secondo Epifani «sarebbe un errore dividersi con Cisl, Uil e Confindustria perchè alla luce di una situazione dei mercati grave, di uno tsunami, si preannuncia un periodo molto duro»

Non è ancora un avviso comune, che Confindustria ritiene ormai a portata di mano. L'intesa raggiunta da imprese, Cisl e Uil sulle linee guida di riforma del sistema contrattuale imprime tuttavia una decisa accelerazione nella trattativa. Resta, però, il giudizio negativo della Cgil, che avverte la controparte aziendale sul rischio di un accordo separato, considerato un errore anche alla luce delle possibili ricadute della crisi dei mercati finanziari sull'economia reale.

Dopo la messa a punto di un documento condiviso da Confindustria e sindacati, ad eccezione della Cgil, il negoziato entra nella 'fase 2'. Il tavolo sarà infatti allargato alle altre associazioni imprenditoriali e al Governo con l'obiettivo di arrivare alla definizione di un modello unico entro la fine di ottobre. Una richiesta che era stata avanzata proprio dall'organizzazione guidata da Guglielmo Epifani, che principalmente per questa ragione resterà al tavolo fino all'ultimo. In una dichiarazione congiunta, Confindustria, Cisl e Uil hanno spiegato che «sulla base della proposta contenuta in un documento di indirizzo si concorda di allargare il confronto a tutte le altre organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro privati e pubblici, con l'obiettivo di arrivare a una condivisione in tempi brevi».

Secondo Epifani «sarebbe un errore dividersi con Cisl, Uil e Confindustria» perchè alla luce di «una situazione dei mercati grave», di uno «tsunami», si preannuncia un «periodo molto duro». La segreteria dell'organizzazione di corso d'Italia ha poi espresso «dissenso» sulle linee guida del documento Confindustriale e «preoccupazione» per l'ok dato dalle altre due confederazioni e per il «richiamo all'ipotesi di accordo separato, soluzione che, anche in queste ore, qualcuno sembra invocare».

Fonte: Apcom