24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
A rischio il futuro di molte imprese agricole

Subito un “Tavolo d’emergenza” con governo, parti sociali, regioni ed enti locali

Il presidente della Cia Giuseppe Politi sottolinea l’esigenza di individuare le misure necessarie per ridurre i costi e gli oneri per le aziende, alleggerire il carico fiscale e facilitare l’accesso al credito. Servono azioni rapide e scelte condivise

La crisi dei mutui rischia di avere pesanti conseguenze anche per le imprese agricole italiane, che già fanno i conti con i continui aumenti dei costi produttivi (più 10 per cento ad agosto), degli oneri sociali e quelli provocati da un’asfissiante burocrazia e con il crollo dei prezzi praticati sui campi (meno 6,5 per cento a settembre).

Per questa ragione chiediamo che anche il mondo agricolo faccia parte di un «Tavolo d’emergenza» governo, parti sociali, regioni, ed enti locali. A sollecitarlo è il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi fortemente preoccupato per l’attuale situazione e per le grandi difficoltà che sta incontrando l’agricoltura del nostro Paese.

«La contemporanea crescita dei costi e il calo dei prezzi praticati sui campi -aggiunge Politi- confermano i complessi problemi delle imprese agricole che vedono ridurre i redditi e allontanarsi sempre più il rilancio di sviluppo e competitività. E la legge finanziaria per il 2009 non dà risposte valide alle attuali esigenze degli imprenditori agricoli italiani».

«Per questo motivo chiediamo al governo di istituire al più presto il Tavolo in modo che -sostiene il presidente della Cia- si possano individuare e ed adottare le misure per dare garanzie alle imprese per operare efficacemente sul mercato. Altrimenti, molte aziende agricole, le più esposte alle turbolenze economico-finanziarie, rischiano di chiudere, con gli effetti facilmente immaginabili».

«Il Tavolo -rimarca Politi- deve essere un importante momento di confronto per cercare di ridurre i costi e gli oneri imprenditoriali, alleggerire il carico fiscale, facilitare l’accesso al credito per investimenti. Insomma, servono azioni rapide e scelte condivise per superare una crisi che non ha precedenti».
«Davanti all’incalzare degli eventi -conclude il presidente della Cia- ci vuole grande senso di responsabilità e atteggiamenti fermi e coesi. Occorre individuare gli strumenti necessari per tutelare le imprese, in particolare quelle agricole, ridando quelle certezze che oggi mancano. Il nostro appello è, quindi, quello che si facciano le cose in modo concreto e in tempi rapidi, anche perché l’attuale crisi non avrà di certo una breve durata».