26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
L'assessore regionale Gabriele commenta i dati Istat sull'occupazione

Gabriele: «Riflettere sul rapporto Istituzioni - Imprese»

«Gli imprenditori sono stati abituati male da un perverso rapporto tra pubblico e privato. Una larga parte delle imprese del sud vive ancora ampiamente all’ombra del sistema istituzionale»

L’assessore regionale al Lavoro della Campania, Corrado Gabriele, ha commentato così i dati Istat, che mostrano un aumento del tasso di disoccupazione in tutto il Paese, con un netto divario tra nord e sud: «Mi aspettavo risultati così deludenti. Larga parte delle imprese italiane e soprattutto quelle presenti nel mezzogiorno vivono ormai una fase di degenerazione.

Gli imprenditori sono stati abituati male da un perverso rapporto tra pubblico e privato. Una larga parte delle imprese del sud vive ancora ampiamente all’ombra del sistema istituzionale. Si tratta di una mancata emancipazione che pesa come un macigno, i nostri imprenditori si comportano da spettatori mentre invece sono a pieno titolo attori di una disfatta generale, che interessa direttamente anche loro. Il quadro che ci consegna la rilevazione Istat diffusa oggi è sicuramente tragico, ma potrebbe aggravarsi ulteriormente. Il prossimo 30 settembre in Campania saranno oltre 3.000 i lavoratori in cassa integrazione ed i percettori di indennità di mobilità a cui non potremo più garantire i livelli minimi di reddito. I trattamenti in deroga stanno scadendo e non è soltanto questione di soldi, manca un quadro normativo definito che possa aiutarci a gestire la crisi globale. Nell'assenza di misure strutturali per uscire da questa ulteriore debàcle la Campania deve iniziare da sé stessa.

In Consiglio regionale giace la «Legge sul Lavoro di Qualità», frutto di un confronto che le stesse parti sociali definirono più di un anno fa di gran lunga il miglior esempio di concertazione che si era prosotto in Campania negli ultimi anni. Se entro l'anno la legge fosse finalmente approvata, grazie al contributo concreto delle due commissioni Lavoro e Formazione del Consiglio presiedute dai consiglieri regionali Sarnataro e Casillo, avremmo a disposizione una serie di occasioni ma anche di regole per dare un volto umano e produttivo al mercato del lavoro nella nostra regione. Le misure, finanziate dal POR 2007/2013 con oltre 300 milioni di euro, contengono sia incentivi alle aziende che investono in sicurezza e contratti stabili che attenzione mirata all'occupazione femminile, che anche nell’odierna rilevazione Istat rappresentano una sofferenza enorme per il Mezzogiorno. Infine la legge «Occupare conviene» ridisegna il ruolo della formazione al fianco delle imprese come leva per lo sviluppo e non più come misura para-assistenziale, contiene innovative misure in tema di gestione delle crisi aziendali e in materia di emersione e contrasto al lavoro nero».