Latte contaminato cinese: opportuno il giro di vite dell’Ue sui controlli
La Cia esprime apprezzamento per l’orientamento europeo. Garantire la salute dei cittadini. Non abbassare la guardia e rendere sempre più forte la rete di tutela. L’importanza dell’indicazione d’origine in etichetta
Bene il giro di vite dell’Ue sui controlli all’importo di prodotti provenienti dalla Cina. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta l’orientamento dell’Europa in seguito alla vicenda del latte contaminato che ha provocato numerose vittime tra i bambini nel Paese asiatico.
Nel ricordare che in Italia non sussiste alcun pericolo, in quanto non importiamo latte e suoi derivati dalla Cina, la Cia sottolinea l’esigenza di non abbassare la guardia in tema di sicurezza alimentare. Una rete di tutela più rigida alle frontiere europee è, quindi, quanto mai opportuna.. Comunque, anche in Italia bisogna continuare a vigilare attentamente e ad intensificare i controlli per contrastare qualsiasi importazione clandestina di prodotti che potrebbero nuocere alla salute.
In tale contesto la Cia ribadisce l’importanza dell’indicazione d’origine in etichetta, in modo da tutelare sia i consumatori ma anche i produttori, in particolare quelli italiani che in questi ultimi anni hanno compiuto sforzi notevoli sotto il profilo della sicurezza e della qualità.
In più occasioni, la Cia aveva sollecitato l’Ue a stringere al massimo i controlli per evitare che sulle nostre tavole arrivino prodotti alimentari pericolosi. La posizione assunta dell’Ue, dunque, risponde all’esigenza sollevata, anche perché i mercati agroalimentari non possono stare in balia di importazioni che non rispettano le regole comunitarie in materia di sicurezza alimentare