30 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Lavoro precario

Piano Sanità, Mariani (Verdi): «finalmente un percorso chiaro che mette al centro la persona»

Bloccata la gara d'appalto del Recup che rispondeva a logiche di profitto

«Il Piano Sanitario Regionale, presentato oggi dal vice Presidente Esterino Montino in Commissione Sanità, rappresenta un importante passo verso quella razionalizzazione e quel rilancio del sistema che i cittadini del Lazio attendevano da molto tempo. Un Piano che stabilisce un percorso chiaro e che propone interventi strutturali che puntano al miglioramento della qualità del servizio e alla dignità della persona, senza badare, come spesso in passato si è fatto, agli interessi di pochi». Lo afferma in una nota Peppe Mariani, Presidente della Commissione regionale Lavoro e Politiche sociali.

«Il riposizionamento dei presidi sanitari - spiega Mariani - pensato per rispondere alle nuove esigenze dei territori e dei cittadini, la verifica semestrale dell'operato dei direttori, la centralizzazione dei servizi, la riduzione delle spese inutili assieme alla valorizzazione delle eccellenze che il nostro sistema sanitario offre, compongono un quadro di interventi importante che segna una svolta decisiva per la Regione. Ma è soprattutto quello che si sta facendo per riconoscere e valorizzare le buone pratiche che ci preme sottolineare. Dopo mesi di battaglie e dopo una nostra interrogazione consiliare, finalmente la Giunta si è impegnata a bloccare venerdì prossimo il bando che avrebbe messo in discussione il Recup, cioè il servizio di prenotazione telefonica delle prestazioni sanitarie che aveva garantito nel tempo una razionale ed efficace gestione delle informazioni per i pazienti».

«Sarà finalmente internalizzato un sevizio che, elogiato dai cittadini e da importanti personalità politiche, rappresenta un esempio importante di buona sanità - conclude Mariani - Il Recup in questi anni ha infatti saputo coniugare virtuosamente l'esigenza di abbattere le liste di attesa per i pazienti con quella di impiegare egregiamente lavoratori svantaggiati. Del resto non ci stancheremo mai di sottolineare come la capacità di offrire qualità del servizio ai cittadini va sempre di pari passo con la capacità di garantire la qualità e la dignità del lavoro. Su questo fronte diventa fondamentale non disattendere gli impegni che sono stati presi dalla Regione sul poblema della precarietà nella sanità. In questo senso portare a termine il processo di stabilizzazione dei lavoratori del Sant'Andrea e garantire che nessuno tornerà a casa, sono i due obbiettivi minimi sui quali non accetteremo nessun passo falso».