Ue-15, Almunia: «Prospettive di crescita non sono buone»
La scorsa settimana la Bce ha rivisto la sua stima al ribasso all'1,4%
Per il commissario «il 2008 si avvia ad essere un anno difficile», visto che «le turbolenze finanziarie si sono trascinate più a lungo del previsto e ci sono solo piccoli segnali di miglioramento».
Prevale dunque per Almunia una «inusuale incertezza e il dubbio è che la resistenza della nostra economia debba essere ancora messa alla prova».
Le ultime previsioni della Commissione Ue, dello scorso aprile, erano di una crescita del Pil di Eurolandia dell'1,7% nel 2008. La scorsa settimana la Bce ha rivisto la sua stima al ribasso all'1,4%.
«Siamo obbligati – ha continuato Almunia - a rispondere in fretta alle serie sfide che abbiamo di fronte. Abbiamo bisogno di prendere decisioni che riportino le nostre economie su un cammino di crescita forte e sostenibile».
Il commissario Ue sprona dunque gli Stati membri dell'Ue a rafforzare sia la situazione delle proprie finanze pubbliche sia le riforme strutturali che aiutano a tenere i conti sotto controllo anche nel medio e lungo termine.
«Gli Stati membri - ha detto Almunia - devono fare tutti gli sforzi possibili per evitare politiche fiscali distorsive, rafforzare la concorrenza e tenere i salari in linea con la produttività».
«Nell'attuale contesto – ha sottolineato il commissario - è un imperativo mantenere gli impegni sul fronte della sostenibilità delle finanze pubbliche, specialmente per quegli Stati membri i cui deficit rischiano di superare il 3% nei prossimi trimestri».
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