28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Trasporto aereo

Alitalia, Frisullo: «il Governo Berlusconi vuole cancellare la Puglia»

Secondo Frisullo si tratta di «un formidabile imbroglio spacciato come tutela della italianità e degli interessi nazionali»

«Sulla vicenda Alitalia è davvero stupefacente l’impudenza e la faccia tosta degli esponenti del centro destra pugliese. Dopo aver sparso, nei mesi scorsi, demagogia a piene mani appena ritardava qualche volo per e da Brindisi adesso si assiste a un mutismo assordante di Fitto e a una ridicola e disperata difesa del Governo Berlusconi da parte di Palese».

Commenta così il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Sandro Frisullo le dichiarazioni di qualche esponente del centrodestra pugliese in merito alla questione Alitalia.
«Chi non ricorda – prosegue Frisullo – le agitazioni di piazza e le petizioni contro Prodi e il Governo Vendola reo di non difendere gli interessi della Puglia e del Salento? Si è tuonato contro la presunta svendita ad Air France ed oggi senza provare un briciolo di vergogna si scaricano sulle casse pubbliche e sui contribuenti il debito di Alitalia, consentendo un colossale affare a una cordata di società e banche alla faccia del mercato e stracciando le regole sulla concorrenza e dell’antitrust.

Secondo Frisullo si tratta di «un formidabile imbroglio spacciato come tutela della italianità e degli interessi nazionali, il cui esito finale sarà una piccola compagnia di bandiera residuale, 7.000 esuberi e una forte penalizzazione degli scali del Sud e della Puglia».
«Fitto e Palese – conclude il Vice Presidente della Regione – nei mesi scorsi hanno minacciato barricate per qualche volo soppresso e per la sostituzione delle carrozze di qualche Eurostar in partenza da Lecce. Oggi il Governo nordista di Berlusconi vuole cancellare la Puglia. E l’imbarazzante e penoso silenzio di Fitto suona complicità con questo disegno scellerato.

Attendiamo dal Ministro una elementare prova di coerenza rispetto al Fitto raccogliatore di firme e battagliero oppositore non solo sulla vicenda dei trasporti, ma anche rispetto ai parametri di riparto del fondo sanitario che a lungo hanno penalizzato e continuano a punire la Puglia rispetto alle Regioni del Centro Nord».