2 ottobre 2025
Aggiornato 17:00
Dichiarazioni del Segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli

Alla ex Cirio di Caivano occorre ristabilire la legalità

«In uno dei più grandi gruppi italiani del comparto delle conserve vegetali si lavora dodici ore al giorno»

«Alla Effequattro - nata dalla cessione della Cirio di Caivano da parte di Conserve Italia al gruppo Francese, dove sono impiegati circa 1000 lavoratori tra fissi e stagionali – la vita lavorativa è invivibile.
In uno dei più grandi gruppi italiani del comparto delle conserve vegetali si lavora dodici ore al giorno, le pause sono un miraggio, il ‘panino’ è un optional, i diritti contrattuali, gli straordinari, le maggiorazioni, i premi di produzione, le indennità non sono garantiti e se i lavoratori alzano la testa per rivendicare la dignità di lavoratore entrano nel ‘mirino’ dei responsabili e dei dirigenti.

In quest’area del paese, dove la disoccupazione è elevata, si usa il ricatto del posto di lavoro per far star zitti i lavoratori e competere sul mercato comprimendo i diritti che vengono considerati puri e semplici costi da abbattere.

Ci si riempie la bocca di qualità delle produzioni, di rintracciabilità della materia prima, di sicurezza alimentare e del lavoro e poi, nello stesso tempo, si assiste al radicamento di realtà come la Effequattro dove lavori se stai zitto ed alle condizioni dettate dal ‘padrone’, mentre le denunce del sindacato finiscono negli archivi di chi dovrebbe controllare, ispezionare e sanzionare.
In questo quadro i tentativi di creare anche in questo comparto un minimo comune denominatore fondato su legalità, diritti, qualità e certificazione vengono mortificati da chi opera con finalità ed interessi che nulla hanno a che fare con il lavoro ed il prodotto.

Sulla Effequattro opereremo nei prossimi giorni per riconsegnare al lavoro la dignità che gli spetta, pur sapendo che qualcuno continuerà a far leva sul ricatto occupazionale forte del fatto che fino ad oggi ha continuato ad operare impunemente con condizioni inaccettabili per un paese che si definisce civile».