Suini: linee guida per l'allevamento all'aperto
Le “linee guida” sono il risultato di un confronto tra i rappresentanti delle associazioni di allevatori di suini ed i tecnici degli Assessorati regionali alla sanità e all’agricoltura
L’allevamento del suino all’aperto è un’attività ambientalmente sostenibile, in grado di promuovere la conservazione delle razze autoctone, ma deve rispettare la normativa in vigore, in particolare per quanto riguarda la tutela sanitaria del territorio e i criteri di biosicurezza richiesti a tutti gli allevamenti suinicoli. E’ quanto prevedono le «Linee guida per la gestione e il controllo sanitario dell’allevamento di suini all’aperto» approvate dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso per fornire chiare indicazioni sull’applicazione delle norme ambientali e sanitarie per questo tipo di allevamento.
Le «linee guida» sono il risultato di un confronto tra i rappresentanti delle associazioni di allevatori di suini ed i tecnici degli Assessorati regionali alla sanità e all’agricoltura e rispondono ad una esigenza molto sentita degli operatori. Il territorio emiliano-romagnolo si caratterizza infatti per realtà produttive (allevamenti, impianti di macellazione, sezionamento e lavorazione) che, grazie alle garanzie sanitarie fornite e alla qualità organolettica dei prodotti, riescono ad esportare quasi in ogni parte del mondo: USA, Canada, Giappone, Russia, Cina, Australia, Sud America, Cuba, Filippine, Singapore, Hong Kong ed altri Paesi ancora.
Le soluzioni tecniche e gestionali previste sono tali da fornire garanzie adeguate per la tutela della salute e del benessere degli animali in allevamento e per gli interventi di controllo da parte delle autorità competenti, presupposti essenziali anche per la tutela sanitaria dei vari territori.
Il risultato ottenuto è frutto anche dell’impegno e dell'esperienza di un gruppo di allevatori che hanno condiviso la necessità di una aggiornata regolamentazione dell’allevamento del suino all’aperto.
«La positiva collaborazione con l'assessorato regionale alla sanità - ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura, Tiberio Rabboni - ha consentito di varare un provvedimento particolarmente importante per le zone di collina e montagna, per l'agricoltura biologica e per il sostegno alle azioni regionali di tutela della biodiversità. Si è definito un quadro operativo uniforme per l'intero territorio regionale che consentirà comportamenti omogenei di tutti gli operatori interessati all'allevamento del suino allo stato brado, garantendo una completa sicurezza sanitaria».