Federconsumatori: «Il petrolio scende la benzina no!»
«La realtà dei distributori italiani è ancora lontana e a farne le spese continuano ad essere i cittadini. Quando qualcuno si deciderà ad intervenire?»
La grande varietà dei prezzi dei carburanti, riscontrata in questi giorni nei distributori, potrebbe all’apparenza sembrare un elemento positivo di concorrenza tra i diversi marchi.
In realtà tale fenomeno non è affatto positivo, anzi, conferma l’insopportabile fenomeno della doppia velocità sui prezzi dei carburanti.
Si tratta di una speculazione che Federconsumatori ed Adusbef denunciano da tempo. Abbiamo apprezzato la riduzione dei prezzi praticata dall’Eni, anche se riteniamo che non sia ancora sufficiente.
Con il petrolio scambiato a 123 Dollari al barile, infatti, benzina e gasolio dovrebbero attestarsi sotto quota 1,45 Euro al litro.
I prezzi applicati agli automobilisti, invece, sono ancora ben al di sopra di tale soglia e variano, da regione a regione, da 1,53 a 1,56 Euro al litro, con punte che toccano 1,58-1,59.
Con i prezzi a tali livelli, assistiamo a sovrapprezzi da 5 a 10 cent al litro. È importante ricordare che, ogni centesimo di sovrapprezzo, è pari a 14 MLN di Euro al mese per la benzina e 25 MLN di Euro in più per il gasolio.
Facendo i conti nel portafogli degli automobilisti, ciò equivale, facendo una media tra le varie compagnie, a 4,00 Euro per ogni pieno di carburante. Calcolando che ogni automobilista, in media, effettua 2 pieni al mese, tale cifra si traduce in un maggiore esborso di 96 Euro all’anno per costi diretti.
Tenendo presente, inoltre, che le merci in Italia vengono trasportate su gomma, pesanti sono le ricadute indirette sui prezzi al dettaglio, calcolate per 85 Euro l’anno.
In questo periodo di grandi esodi estivi, sia per chi va in vacanza, sia per chi si accontenta di week-end al mare o in montagna, queste speculazioni costeranno ai consumatori, dal 27 di luglio al 27 di agosto, tra benzina e gasolio, ( 84 + 150) 234 mln di ¤ in più.
Che sia il Governo, che sia una Commissione Parlamentare, che sia il Garante dei Prezzi o l’Esercito, quando qualcuno si deciderà ad intervenire?