25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Biella

Taglio piante e sicurezza. La Provincia: «Non è nostra competenza, ma agiremo»

Su Internet la polemica legata ai caschi di protezione degli operai durante i lavori in Valle Cervo. L'impegno del presidente dell'ente, Emanuele Ramella Pralungo

BIELLA - In riferimento ad alcuni post pubblicati sui social network che ritraggono operai forestali attuare interventi di taglio piante lungo la strada provinciale numero 100, in carenza delle condizioni di sicurezza necessarie, la Provincia di Biella intende precisare quanto segue. La polemica è stata sollevata dal consigliere di minoranza ad Occhieppo Superiore, Guido Dellarovere, rivale storico di Emanuele Ramella Pralungo.

La spiegazione della Provincia
«A seguito della segnalazione intervenuta via web gli uffici tecnici hanno immediatamente verificato la situazione e si ritiene utile evidenziare che la ditta in questione stava sì tagliando piante su terreni limitrofi la strada di proprietà della Provincia di Biella, ma in regime di "concessione». Allo stesso modo questi interventi di taglio sono stati estesi anche ad aree private su indicazione del Comune di Campiglia, con cui la Provincia di Biella ha sottoscritto un accordo - è il testo del comunicato stampa -. Operare in regime di concessione significa che la ditta operatrice, una volta ottenuta la concessione può operare in conto proprio, come se operasse su una sua proprietà, trattenendo il materiale frutto del taglio. La Provincia di Biella non ricopre alcun ruolo, né di controllo né di direzione lavori, e non ha alcuna responsabilità in merito. Anche in caso di controlli da parte delle autorità competenti in materia di sicurezza sul lavoro, l’interlocutore non sarà la Provincia di Biella ma la ditta concessionaria, in quanto unico soggetto che risponde in tutto e per tutto delle modalità con cui viene eseguito il servizio, in particolare rispetto alla sicurezza dei propri operatori».

L'appello del presidente Ramella Pralungo
«Ritengo siano sempre utili le segnalazioni di qualcosa che non va - dice il presidente Ramella Pralungo - anche se spesso, ed a maggior ragione in questo caso, le motivazioni e le modalità sembrano essere diverse dal vero interesse per la sicurezza dei lavoratori, quindi se da un lato mi spiace comunicare a chi ha fatto la segnalazione di aver sbagliato bersaglio, dall’altro, rientrando pienamente nei panni istituzionali del ruolo che ricopro, pur non avendo la Provincia di Biella alcuna responsabilità al riguardo, mi sento di rivolgere un appello affinché questi lavori, come ogni tipo di lavoro, vengano svolti secondo le norme di sicurezza. E questo ritengo sia indispensabile per due ragioni fondamentali: una è semplicemente perché ogni lavoratore deve essere consapevole che ogni volta che trascura le norme di sicurezza mette a repentaglio la propria incolumità e l’altra perché ogni incidente sul lavoro ha delle ripercussioni socio-economiche che gravano sulla collettività».