3 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Biella

Ritorna in città la Stand Up Comedy, con il comico romano Daniele Fabbri

Comicità senza censure, questo sabato a Palazzo Ferrero. Uno spettacolo libero e spregiudicato che attraverso la storia personale dell'artista vedrà sempre alta l'asticella del divertimento

BIELLA - Sabato 21 gennaio, alle 21.30, presso Palazzo Ferrero (sede del Biella Jazz Club) andrà in scena lo spettacolo del comico romano Daniele Fabbri «Il timido Anticristo». Uno spettacolo di stand up comedy, comicità di matrice anglosassone, senza censure e dal taglio fortemente satirico.

Lo spettacolo
Daniele Fabbri, stand up comedian e autore satirico, nel suo sesto monologo live, affronta con libertà e spregiudicatezza «il clero che è in noi», partendo dalla sua personale storia familiare e ricavandone il seme dell'universalità per entrare nell'analisi della vita di tutti, proseguendo la tortuosa ricerca del bene ma illuminando la via con una luce ben poco spirituale.

Daniele, di cosa non bisogna avere paura per venire a vedere il tuo spettacolo?
«Prima di tutto, non bisogna aver paura di annoiarsi! Sono abituato a tenere alta l'asticella del divertimento, pur trattandosi di uno show satirico il mio scopo è farvi ridere, se poi volete anche riflettere sono fatti vostri! Inoltre, non abbiate paura di ritrovarvi la solita retorica anticlericale contro i vescovi, le ingerenze, le ricchezze, tutto questo non ci sarà. Lo spettacolo è la mia storia personale, sono cresciuto in un contesto parrocchiale, avevo molta fede, e in questo spettacolo parlo di quello che è successo a me e di come si trascina nella mia vita ancora oggi».

Preferisci gli spettacoli live o la tv?
«Senza dubbio il live. La televisione è un linguaggio formidabile per le possibilità espressive che ti permette, almeno in teoria, ed ha il grosso pregio di raggiungere chiunque a casa sua. Ma il live ha una sua potenza tutta umana, che nessun mezzo può sostituire. Se siamo in una sala in 100 persone e ridiamo tutti delle stesse cose, ci sentiamo circondati da 100 amici, questa sensazione la tv non te la darà mai».

Sei appena tornato dal Regno Unito com'è stata quest'esperienza?
«Ho scoperto di saper scrivere le battute in inglese e, soprattutto, di saperle dire. Nella vita me la cavo, ma fare stand up in lingua è diverso. Ed è stato stupendo perché la comicità è completamente diversa, così come il pubblico. È come aver giocato a calcetto finora e all'improvviso fare i provini per la Serie A e i professionisti ti dicono 'Great job,mate!'. Fichissimo

La stand up comedy
la stand up comedy è un tipo di intrattenimento che in Italia sta avendo sempre più seguito, grazie a comici come Giorgio Montanini, Saverio Raimondo e lo stesso Fabbri, che hanno sdoganato "lo stile americano" non solo nei teatri ma anche in televisione. (per esempio con "Nemico Pubblico" su Rai3 di cui Fabbri è autore e attore.) Mettendo da parte il cabaret classico fatto di tormentoni e personaggi fittizi, si dà più spazio al monologo satirico che evidenzia le contraddizioni della società senza paura di sbattere la verità in faccia, partendo da esperienze personali per arrivare a concetti universali.

L'artista
Classe '82, scrittore comico, lavora da 10 anni nel campo della comicità e della satira in tutte le sue forme. Oltre all'esperienza in televisione come attore e stand up comedian (Natural born comedians su Comedy Central, Nemico Pubblico su Rai3 per citarne alcuni) e ai suoi monologhi di stand up comedy pura che presenta tra club e teatri di tutta Italia, ha scritto 25 spettacoli teatrali, è autore di programmi radiofonici e televisivi (Rai, RadioRai, Comedy Central). Insieme a Stefano Antonucci ha scritto e pubblicato i fumetti «Gesù La Trilogia», «V for Vangelo» e il recente «Quando C'era Lvi».