2 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Startup

A Biella il cappello è un «affare» per giovani

Under 35 i fratelli imprenditori Veronica, Attilio e Benedetta, del Cappellificio Borrione, che apre alla vendita diretta nello stabilimento di Sagliano Micca. Under 35 anche i compratori che scelgono l’accessorio come capo trendy

SAGLIANO MICCA – Di Clint Eastwood si diceva fosse un attore con due sole espressioni: «con il cappello e senza», al di là dell’ironica battuta attribuita al Sergio Leone degli anni del western, la frase si può leggere da un altro punto di vista, mettendo al centro proprio il cappello come alleato del carattere e simbolo di personalità. Essere unici non passa mai di moda, e il rinnovato interesse dei giovani nei confronti di un accessorio chic e al contempo molto connotante lo dimostra. Ce lo conferma il successo riscontrato dal nuovo punto vendita del Cappellificio Borrione, aperto l’8 dicembre scorso nello stabilimento di via Amendola, a Sagliano Micca, proprio nel cuore della Valle Cervo, patria di mastri cappellai.

Artigianato 2.0, fare cappelli nel ventunesimo secolo
Il nome è noto nel settore ma questa volta si parla della nuova generazione di famiglia, composta da tre ragazzi legati alle proprie radici ma intraprendenti, che nel 2013 hanno dato vita ad una startup studiata per rispolverare la sapienza dei mastri cappellai biellesi, arricchendola con una nota fortemente innovativa. Loro si chiamano Veronica, Attilio e Benedetta Borrione, hanno 35, 30 e 25 anni e sono accompagnati dall’esperienza del padre Giorgio lungo la strada di quello che si può definire un artigianato 2.0: «Tutto comincia dal nuovo stabilimento di via Amendola, dove abbiamo iniziato a produrre i nostri cappelli in private label, vale a dire su commissione di terzi, nel caso specifico alcuni grandi nomi della moda italiana e francese – spiegano i tre giovani – abbiamo scelto di continuare sulle orme di una tradizione famigliare perché si tratta di un mondo che conosciamo, nel quale siamo cresciuti e con cui siamo tuttora in sintonia. Ci piace l’idea di poterlo rendere più moderno e vicino alla moda di oggi». E il primo passo da compiere è stato proprio quello dell’innovazione come chiariscono Veronica, Attilio e Benedetta: «Siamo partiti sempre da un concept artigianale ma abbiamo snellito i processi di produzione e alzato lo standard del prodotto attraverso performance migliori».

La nuova vita del cappello, tra materie prime, performance e scelte fashion
In sintesi un cappello è sempre tale, ma può essere anche più leggero, ergonomico, confortevole. Bisogna lavorarci e il Cappellificio Borrione lo fa, studiando le materie prime e le caratteristiche tecniche, come vestibilità, traspirazione, idrorepellenza. Ma un accessorio così connotante può anche avere una vena molto trendy, e qui scattano la scelta colore, la personalizzazione dei singoli capi, le nuove fogge, insomma un avvicinamento al cliente finale che nel caso del cappellificio di Sagliano si è concretizzato con la recente apertura di un punto vendita dei capi firmati Borrione: «Continuiamo a lavorare in provate label per grandi aziende, ma è tempo di rivolgerci direttamente al cliente finale. Le prime settimane del nostro punto vendita sono state soddisfacenti, abbiamo superato le proiezioni iniziali e messo a fuoco il target locale a cui possiamo rivolgerci» commentano i tre imprenditori.

Donne e giovani lo indossano più volentieri
Ma chi compra e indossa cappelli nel Biellese? A sorpresa, anche per gli stessi produttori, sono i giovani e le donne. Sfatiamo quindi il mito dell’accessorio d’élite e destinato soprattutto al pubblico maschile: «Abbiamo elaborato i nostri primi dati di vendita ed i risultati sono molto accattivanti – confermano Veronica, Attilio e Benedetta il 78% dei capi venduti sono femminili, a dimostrazione che le donne amano indossare i cappelli più degli uomini, e l’età media dei nostri compratori è di 34 anni, quindi il mercato dei giovani può riservarci molte belle sorprese, complice anche la nostra scelta di bilanciare correttamente il rapporto qualità prezzo della collezione prèt a pòrter». Nota fashion, per le donne vanno le tinte forti come rosso, rosa e fucsia, particolarmente apprezzati i modelli unisex a tesa media e stretta in feltro leggero, pratici da indossare e piegare. E per chi vuole di più c’è la personalizzazione del capo con possibilità di scelta su taglia, colore, cinta e materia prima.