18 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Sarà uno dei Consigli permanenti più «delicati» dell'era Bagnasco

Lunedì Vescovi decidono dopo-Boffo, Fabi in pole per Avvenire

Direttore Radio 24 piace a Ruini-Bagnasco-Bertone ma sale Franco

ROMA - Sarà probabilmente uno dei Consigli permanenti più delicati dell'era Bagnasco quello che si aprirà lunedì. Non solo per la tanto attesa prolusione che probabilmente affronterà anche i temi di stretta attualità e il dossier sul caso Boffo, ma anche per le questioni all'ordine del giorno che il 'parlamentino' dei vescovi si troverà ad affrontare. In cima alla lista proprio la discussione sul destino dell'Avvenire con la nomina del nuovo direttore. Nome che - a quanto si apprende - dovrebbe già trapelare lunedì sera ma che verrà comunque reso noto ufficialmente dal consiglio di amministrazione di Avvenire, probabilmente già la prossima settimana.

Durante il consiglio episcopale - che si riunirà a Roma dal 21 al 24 settembre - i vescovi dovranno trovare una convergenza su un nome che possa in qualche modo avere anche il placet della segreteria di Stato e in particolare del cardinale Tarcisio Bertone. Se infatti, da una parte ci sono i candidati che rispecchierebbero la linea della continuità con Boffo e graditi alla presidenza Ruini e a Bagnasco, dall'altra ci sono nomi più vicini a Bertone. Tra i primi figurano l'attuale vicedirettore Marco Tarquinio e Domenico Delle Foglie, portavoce di Scienza e Vita e promotore del Family Day. Tra i candidati graditi invece alla segreteria di Stato vaticana si fanno i nomi di Roberto Righetto, responsabile delle pagine culturali di Avvenire, e Giacomo Scanzi, direttore del 'Giornale di Brescia'.

Ma ad avere la meglio, probabilmente, sarà Gianfranco Fabi, direttore si Radio24, la radio del Sole 24 Ore: una scelta considerata 'di compromesso', gradita alla Cei e al Vaticano. A questo si aggiunge un altro candidato che sta prendendo sempre più corpo, ovvero Massimo Franco, editorialista del 'Corriere della Sera'.

Proprio per un confronto sul nome del direttore del giornale della Cei, lunedì scorso - a quanto si apprende - il cardinale Angelo Bagnasco ha incontrato il cardinale Tarcisio Bertone, mentre questa mattina il numero uno dei vescovi è stato ricevuto in udienza dal Papa. Al centro di entrambi gli incontri proprio la convergenza sul nome del dopo-Boffo.

Intanto il cardinale Bagnasco ha limato molto la sua prolusione, inizialmente molto dura nei confronti del Governo. L'ultima versione, invece, sembra più smussata. I riferimenti agli attacchi subiti dalla Chiesa, al caso Boffo e alla solidarietà ad Avvenire e all'ex direttore non mancheranno. Non ci sarà invece un intervento deciso contro l'esecutivo, inizialmente preventivato. Una grossa parte della prolusione riguarderà poi l'emergenza educativa e ci sarà quasi sicuramente un riferimento all'attentato subito dai militari italiani in Afghanistan.