Codacons denuncia Gelmini e direttori scolastici sui tagli
Partite denunce a 104 procure della Repubblica
ROMA - Maxi ricorso del Codacons contro i tagli agli organici della scuola: l'associazione dei consumatori ha presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica contro il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, e 104 direttori scolastici e chiede il sequestro delle classi dove, visto che «si inseriranno più di 25 alunni per sopperire alla mancanza di docenti 'tagliati' dalla Gelmini si commette un grave reato: si mette a repentaglio la sicurezza dei ragazzi e si violano le norme di igiene pubblica sul limite minimo di spazio che un'aula deve avere».
Le norme sulla base delle quali il Codacons chiede non solo di avviare l'azione penale contro il ministro e i direttori regionali del Miur, ma anche di sequestrare le classi illegali, sono l'articolo 5 del D.M. 26.08.1992 (recante «Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica«) che afferma: «il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone per aula (considerati 25 studenti e 1 insegnante, ndr)», e l'articolo 12 della legge n. 820 del 1971 che dice: «Il numero massimo di alunni che possono essere affidati ad un solo insegnante non può essere superiore a 25 anche ai fini delle attività integrative e degli insegnamenti speciali di cui all'articolo 1».
L'esposto è stato presentato oggi nelle 104 Procure della Repubblica italiane e ora sia i docenti precari danneggiati dai tagli che le famiglie i cui figli sono messi a rischio potranno costituirsi parte civile. E quando entrerà in vigore la class action le famiglie potranno agire rappresentate dal Codacons per i danni subiti. «E' dal 1971 che è previsto un limite massimo di alunni per ogni classe - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - Prevedere adesso classi di 30 o 40 alunni è una vera e propria follia che fa correre inutili rischi a studenti e insegnanti».
Intanto il malcontento dei precari sfocia anche in un mega ricorso collettivo di almeno 20.000 docenti che aderiranno all'azione legale organizzata dal Codacons davanti al Tar del Lazio. Per aderire - spiega l'associazione - occorre inviare una mail all'indirizzo ricorsoprecari@codacons.it , seguire le istruzioni che verranno inviate direttamente sulla mail, e iscriversi al Codacons. Le adesioni si raccolgono anche pressi le sedi dell'associazione di Bologna, Catania, Firenze, Catanzaro e Salerno.
Nel ricorso, che sarà patrocinato dal presidente del Codacons, si contesteranno le disposizioni applicative del Miurs e le norme sugli organici che hanno portato a dequalificare il servizio pubblico di insegnamento creando classi di 35-40 alunni dove si potrà apprendere ben poco. Un secondo ricorso dei precari non abilitati chiede di estendere anche a loro il privilegio concesso agli abilitati di presentare le domande di incarico in più di una provincia.
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