29 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Giovanardi: «Perseguire gli organizzatori»

23enne morta durante rave, primi test: abuso droga

Identificati oltre 500 partecipanti, tra cui decina organizzatori

LECCE - I primi risultati dell'autopsia sul corpo della 23enne potentina morta ieri mattina dopo un rave party nel salento parlano di «intossicazione da stupefacenti, overdose. Ma per capire da quali sostanze occorrerà aspettare gli esiti degli esami tossicologici», spiegano i carabinieri di Lecce che seguono le indagini con i militari di Tricase.

Identificati 500 partecipanti - Sono in corso le indagini, spiegano i militari, che hanno identificato al momento oltre 500 tra i partecipanti al raduno, tra cui anche gli organizzatori, una decina. La loro posizione è al vaglio degli investigatori, che però spiegano li hanno comunque denunciati per alcune violazioni amministrative: per disturbo della quiete pubblica e del riposo delle persone, organizzazione di un evento con diffusione di musica senza autorizzazione. Per quanto riguarda l'invasione dei terreni, manca la querela dei proprietari, ma i militari intanto procedono alla segnalazione per l'ipotesi aggravata, dal fatto che si sia trattato di più di dieci persone.

Presenti 2.000 giovani - Al raduno tra Castro marina e Marittima di Diso erano presenti circa duemila giovani che si erano dati appuntamento tramite sms o internet; un raduno estemporaneo, e i ragazzi hanno occupato una serie di terreni privati, uliveti e campi incolti e lì, dal 15 mattina, dopo aver montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica tutto volume tanto da essere sentita fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza, hanno iniziato a ballare. La mattina del 16 la 23enne si è sentita male, vano l'intervento del 118.

Tragedia vicino a Campobasso - Il giovane israeliano, N. I., è morto in località Bocca della Selva, tra Guardiaregia (Campobasso) e Castello del Metese (Caserta). Ha avvertito un malore ed è stato soccorso da due suoi amici, due connazionali con cui era arrivato venerdì in Molise, che lo hanno accompagnato all'ospedale di Campobasso dove però è arrivato privo di vita.

Tutto lascerebbe pensare a una morte dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti, anche perché stamattina al pronto soccorso di Campobasso sono arrivati altri due ragazzi che partecipavano allo stesso rave, ai quali sono state riscontrate intossicazioni. Entrambi sono tenuti sotto stretta osservazione nel reparto di rianimazione.

Giovanardi: «Perseguire organizzatori» - «L'ennesimo decesso nell'ambito di un cosiddetto rave party dimostra quanto sia necessaria una continua opera di prevenzione e di repressione dei fenomeni collegati alla droga - ha spiegato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze. Si tratta ora, ha aggiunto, «di identificare e di perseguire con la massima severità gli organizzatori di questi happening, che devono in qualche modo rispondere delle conseguenze derivanti dalla violazione delle regole previste dall'ordinamento, per garantire la sicurezza nei concerti e nelle manifestazioni musicali».