Zilli: «Giovani traggano beneficio da esperienza Tessitori»
Lo ha affermato ieri a Udine l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, in apertura del convegno su Luigi Pio Tessitori, nel salone del Parlamento del Castello
UDINE - «Le iniziative per celebrare il centenario della scomparsa di Luigi Pio Tessitori saranno occasione per ampliare le relazioni tra il Friuli Venezia Giulia e l'India, dove lo studioso udinese svolse il suo lavoro di ricerca permettendo di scoprire e apprezzare il fascino di culture lontane dalle quali i nostri giovani ricercatori possono ancora oggi trarre insegnamenti importanti».
Lo ha affermato ieri a Udine l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, in apertura del convegno su Luigi Pio Tessitori, nel salone del Parlamento del Castello, rivolgendo il benvenuto della Regione all'ambasciatrice dell'India in Italia, Reenat Sandhu.
Il ricordo di Pio Tessitori
Il convegno ha segnato l'avvio di una serie di iniziative che mirano a ricordare Pio Tessitori, il grande studioso scomparso esattamente cento anni fa lasciando importante materiale di ricerca sull'India e l'Oriente alla biblioteca Joppi di Udine, oggi a disposizione dei giovani ricercatori che possono trarne beneficio per la loro formazione superiore e universitaria.
Pio Tessitori nacque a Udine nel 1887, studiò al liceo classico Jacopo Stellini, e lasciò la sua terra nel 1914 per recarsi in India alla scoperta di un mondo nuovo che lo affascinava.
Ampliare le relazioni con l'India
Come ha evidenziato Zilli, «l'occasione odierna è importante perché, stante la presenza dell'ambasciatrice, consente alla Regione di ampliare le relazioni con l'India e di avviare un percorso rivolto all'apertura di nuovi rapporti tra il mondo economico produttivo del Friuli Venezia Giulia e i mercati dell'Oriente».
«Dal convegno odierno, animato da studiosi di elevato spessore, come Giuliano Boccali dell'Università statale di Milano, Nalini Balbir della Sorbona di Parigi e Giorgio Milanetti de La Sapienza di Roma, i giovani studenti e ricercatori friulani - ha commentato l'assessore regionale - possono essere stimolati a intraprendere o a proseguire il cammino della ricerca, spinti dalla curiosità e dalla passione per lo studio delle materie e degli elementi che maggiormente li appassionano».
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