29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
La truffa

La Polizia postale di Udine scopre un falso sito di Poste Italiane

Tutto è nato dalla segnalazione di un cittadino che ha ricevuto un sms sospetto

UDINE - Si chiama ‘Smishing’ e sta per Sms Phishing, ovvero il tentativo di carpire credenziali di accesso a servizi online, tipicamente bancari, mediante messaggi sms contenenti link fraudolenti potenzialmente pericolosi, tanto quanto quelli inviati tramite e-mail. Le credenziali possono in seguito essere utilizzate per trafugare il denaro o vengono rivendute a organizzazioni criminali specializzate.

Nel pomeriggio del 3 settembre, un cittadino si è rivolto alla Polizia postale e delle Comunicazioni di Udine per aver ricevuto un sms proveniente da un presunto servizio clienti di Poste Italiane, che lo invitava a cambiare le proprie credenziali di accesso. Nel messaggio gli veniva richiesto di cliccare su un collegamento che lo indirizzava a un pagina web di log-in identica a quella di Poste Italiane, attraverso una connessione criptata, quindi apparentemente sicura.
Insospettito dalla richiesta anomala l’uomo ha inteso avvisare gli investigatori della Postale che hanno immediatamente attivato le verifiche del caso e accertato che si trattava di un sito fake.

Sito sequestrato

Sono bastati pochi minuti agli esperti informatici per mettere offline il sito, ponendolo sotto sequestro. In questo caso l’intervento tempestivo ha reso possibile sequestrare prontamente il sito truffaldino che di solito rimane contattabile solo per poco tempo ossia per il periodo necessario a compiere l’attività fraudolenta per poi migrare su un altro server alla ricerca di nuove vittime. In regione si sono registrati diversi casi e segnalazioni del genere.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, sempre molto attenta e sensibile al fenomeno delle truffe online e presente con i propri Uffici in tutta la Regione Friuli Venezia-Giulia e in particolare nelle città di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, raccomanda ai cittadini di segnalare tempestivamente situazioni sospette in Rete direttamente presso gli uffici oppure collegandosi al sito web www.commissariatodips.it.