Fontanini esalta l'idea di libertà che ha animato i partigiani contro il nazifascismo
Il sindaco è intervenuto alla celebrazione in ricordo dei ventitré partigiani osovani e garibaldini uccisi dai nazifascisti l’11 febbraio del 1945 contro il muro del cimitero di Udine
UDINE - Intervenendo alla celebrazione in ricordo dei ventitré partigiani osovani e garibaldini uccisi dai nazifascisti l’11 febbraio del 1945 contro il muro del cimitero di Udine in risposta alla liberazione dal carcere di via Spalato di settanta prigionieri a opera di altri partigiani, il sindaco di Udine Pietro Fontanini ha voluto ricordare «l’idea di libertà che univa questi uomini al di là delle diverse culture politiche e che li spingeva a un’azione comune contro l’ideologia nazifascista».
Idea di libertà
«Un’idea di libertà - ha chiarito il primo cittadino - intesa come rifiuto della violenza e dell’imposizione della propria idea e come piena realizzazione di quel processo democratico e parlamentare che poi avrebbe trovato coronamento nella nostra Costituzione».
Ricordare il loro sacrificio
«Per questo oggi - ha proseguito il primo cittadino -, in un periodo segnato da incertezze e da nuove sfide e tensioni è importante ricordare e tenere ad esempio il loro sacrificio e condannare qualunque ideologia si ponga come obiettivo quello di negare la nostra libertà».