18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
L'intervento

Enti locali, si va verso una formula a 3 Province con l'unificazione di Trieste e Gorizia

L'annuncio è dell'assessore Roberti. L'ira del Partito Democratico: «Ritornare alle Province elettive è assurdo e antistorico»

UDINE - «L'ipotesi più probabile» e «naturale» di riforma degli enti locali «è basata su tre Province» con «l'unificazione di Trieste e Gorizia», accanto alla riproposizione di Udine e Pordenone. A dirlo è l'assessore regionale Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che in un'intervista al Piccolo rompe il riserbo della giunta sulla futura riforma degli enti locali. Nel riassetto delle aree vaste, fa sapere Roberti, verrà fatto di tutto per convincere i sindaci isontini.

C'è un piano B

Non manca però un piano B, basato sulla compresenza fra Città metropolitana di Trieste e Provincia di Gorizia, con Monfalcone chiamata a scegliere sotto quale amministrazione collocarsi. «Avremo tre aree omogenee per numero di abitanti», spiega l'assessore. «Gli enti economici - ricorda - hanno già iniziato a unirsi. Camere di Commercio e Confindustria, ma presto arriveranno anche i Confidi». Ma, assicura Roberti, «non imporremo nulla». Gli enti secondo la visione della Giunta Fedriga saranno poi elettivi.

L'ira del Pd

Una posizione che non piace al Pd, con il consigliere regionale Diego Moretti che si scaglia contro la giunta Fedriga: «Ritornare alle Province elettive è assurdo e antistorico. Proporre un disegno dove l'isontino o viene assorbito da Trieste o ne esce fatto a pezzi è del tutto folle e dimostra, ancora una volta, la considerazione pari a zero che la Giunta Fedriga ha del nostro territorio. Tutto questo avviene sotto il silenzio degli esponenti del centrodestra locale. È agghiacciante - prosegue Moretti - la visione che Roberti ha della città metropolitana di Trieste: Gorizia da una parte come Provincia, Monfalcone dall'altra, inglobata nella città metropolitana. Salvo, dice l'assessore, ascoltare tutti preventivamente. Il mantra dell'ascolto che abbiamo sentito per mesi è una colossale presa in giro, mantra al quale crede solo lui».