6 maggio 2024
Aggiornato 01:31
Il 20 e il 21 aprile

Diecipiù: seconda edizione per la rassegna di scuola-teatro

Doppio appuntamento inaugurale: uno spettacolo all’Auditorium di Talmassons e un incontro sul bullismo all’Auditorium delle Grazie di Udine

UDINE - Una grande firma del giornalismo rock, Massimo Cotto, e una grande firma della canzone d’autore, Piero Sidoti. Il secondo capitolo di Diecipiù, la rassegna di scuola-teatro fortemente voluta e ideata proprio da Sidoti, si apre così: uno spettacolo, Col tempo sai/Avec le temps, che venerdì 20 aprile alle 21 unirà Cotto e Sidoti sul palco dell’Auditorium di Talmassons, e un incontro con gli studenti, fissato per sabato 21 aprile alle 11 all’Auditorium delle Grazie di Udine, che vedrà Cotto e Sidoti affrontare il tema del bullismo (La parola che offende, la parola che difende).

GLI EVENTI - Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno a ingresso libero: quello di Udine fino ad esaurimento dei posti disponibili e quello di Talmassons, prodotto da Fuorivia sotto il segno poetico di Gianmaria Testa, previa prenotazione (scrivere a: auditoriumtalmassons@gmail.com). Una serata di musica e di pensiero, di pensieri, per un viaggio che tocca Genova e Parigi sull’onda dei massimi chansonnier (da Jacques Brel a Paolo Conte, da Yves Montand a Luigi Tenco, passando per De André e lo stesso Gianmaria Testa). Come dire? La prefazione ideale di un progetto che, innanzitutto, desidera nutrire il cuore e la mente dei più giovani.  

IL PROGETTO - Diecipiù, realizzato grazie al prezioso sostegno della Fondazione Friuli, della Provincia di Udine e delle amministrazioni comunali di Castions, Gonars, Lestizza, Mortegliano, San Giorgio di Nogaro, Talmassons e Udine, cui ora si sono aggiunte quelle di Tolmezzo, Premariacco, Pozzuolo, Cividale, Buja e Manzano, si sviluppa attraverso laboratori, momenti di approfondimento, incontri (pensiamo alle lectio magistralis della prima edizione con Simone Cristicchi, Giuseppe Battiston, Matteo Oleotto) e sta creando giorno dopo giorno una solida rete di scuole (da 6 a 16 nell’arco di un anno!). Ogni scuola presenterà un proprio spettacolo nelle giornate finali della rassegna, previste per giugno. «L’attività teatrale – spiega, infatti, Sidoti, che ha messo a punto Diecipiù con Paolo De Nardo, Giuseppe Battiston e Gianmatteo Pellizzari – è un valido strumento didattico perché pone al centro del processo formativo lo studente. Un soggetto dotato di capacità creative che spesso, nella scuola tradizionale, non vengono valorizzate e, in alcuni casi, vengono addirittura represse. Per questo motivo la pratica del teatro, anche integrata con altre espressioni artistiche (video, musica, danza, canto), merita di essere considerata un momento didattico importantissimo». 

OBIETTIVI - E ancora: «L’obiettivo principale di Diecipiù è quello di mettere in luce ogni studente creando anche un momento di riscatto per i ragazzi con maggiori difficoltà scolastiche. 10+ come emblema del bel voto, dunque, e come traguardo possibile per tutti! È necessario che il progetto educhi al rispetto per la differenza e, a tal fine, risulta importante partire proprio dalle capacità degli alunni 'cucendogli addosso»'uno spettacolo, piuttosto che partire da qualcosa di precostituito. Solo in questo modo si avranno ricadute positive sulla conoscenza di sé e sullo sviluppo delle capacità relazionali».