Progetto pilota per viticoltura ecosostenibile in Fvg a Casarsa, Rauscedo e Ramuscello
Interventi nella più grande area regionale di sempre: dispender green installati in oltre 2 mila ettari di vigneti
PORDEONE - Progetto pilota unitario per le tre più grandi cooperative di viticoltori del Friuli Venezia Giulia: Viticoltori Friulani La Delizia di Casarsa, Cantina Rauscedo e Cantina di Ramuscello utilizzeranno un nuovo sistema ecosostenibile per combattere tignole e tignolette, parassiti della vite. Insieme al Circolo Agrario Friulano di San Giorgio della Richinvelda, altra cooperativa che è partner tecnico del progetto, saranno coperti con un sistema di lotta basato sugli ormoni oltre 2 mila ettari di vigneto, la più grande superficie vitata mai sottoposta a questo genere di interventi 'green' in regione.
LOTTA AI PARASSITI IN FASE DI AVVIO - Il progetto è in fase di avvio in questi giorni nelle vigne dei soci delle tre cantine cooperative. Consiste nell’installazione di dispenser che rilasceranno fino a settembre ormoni degli esemplari femminili degli insetti, mandando così in confusione i maschi i quali non potranno accoppiarsi, diminuendo di conseguenza i danni ai grappoli. In questo modo non saranno più necessari trattamenti fitosanitari sulle piante (si calcola che se ne potranno evitare fino a un numero di tre lungo il corso della stagione, come già verificato lo scorso anno in una prima area di 250 ettari), aumentando così l’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità già presente da anni a Casarsa, Rauscedo e Ramuscello. Basta infatti ricordare, tra i vari interventi ecocompatibili già in corso di realizzazione sul territorio, la lotta alla cocciniglia, altro parassita delle viti, sempre a base di ormoni.
ESEMPIO DI COLLABORAZIONE E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE - I risultati incoraggianti di queste iniziative hanno portato all’attuale progetto unitario, con i presidenti Flavio Bellomo (La Delizia), Gianluca Trevisan (Cantina di Ramuscello), Fulvio Lovisa (Cantina Rauscedo) e Paolo Pittaro (Circolo Agrario Friulano) che sono convinti nel procedere su questa strada già avviata di una viticoltura sempre più orientata verso l’equilibrio e la tutela nel rapporto con la natura. Un positivo esempio, inoltre, di collaborazione tra le cooperative più importanti del settore, traino economico del territorio.
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