Perdere un figlio dopo il parto: «sofferenza inspiegabile». A San Daniele si celebra il BabyLoss Day
L’obiettivo primario è coinvolgere la cittadinanza sul difficile argomento della morte, sulla cura da destinare a genitori e familiari, sulle ultime ricerche in campo medico e psicologico, sugli aspetti culturali e artistici che possono aiutare i genitori a raccontare e raccontarsi
SAN DANIELE DEL FRIULI – Domenica 15 ottobre numerose città in tutto il Paese, e anche in tutto il pianeta, accenderanno candele e raccoglieranno esperienze condivise per la Giornata mondiale del ricordo e della consapevolezza sulla perdita perinatale e infantile. L'appuntamento, in provincia di Udine, è in Piazza del Duomo a San Daniele dalle 17 alle 19.30.
BabyLoss Day
Il BabyLoss (Pregnancy and Infant Loss Awareness) è una giornata che viene celebrata contemporaneamente in tutto il mondo ed è nata per riconoscere e onorare un lutto che coinvolge non solo i genitori, ma tutta la famiglia. L’obiettivo primario è coinvolgere la cittadinanza sul difficile argomento della morte (spesso per cause ignote, a termine della gravidanza o a pochi mesi dal parto), sulla cura da destinare a genitori e familiari, sulle ultime ricerche in campo medico e psicologico, sugli aspetti culturali e artistici che possono aiutare i genitori a raccontare e raccontarsi (troppo spesso privi di un sostegno sia in ospedale che sul territorio). Sensibilizzare la società su questo tema e sulle emozioni e i vissuti che lo accompagnano, promuove il sostegno e favorisce il benessere di chi dal lutto è colpito, direttamente o indirettamente. La sfida è dunque educare senza spaventare.
La testimonianza di una mamma
«Questo è un argomento di cui si parla sempre troppo poco – dice Alessandra, mamma di Matteo e organizzatrice dell'evento – la società non è mai sufficientemente informata su temi del genere che vengono considerati dei veri e propri tabù; per questo è importante sensibilizzare le persone e dare la giusta importanza anche a queste perdite». Attendere un bambino è spesso immaginarlo tra le proprie braccia già dai primi momenti in cui sappiamo della sua esistenza. Per questo quando l’attesa si interrompe, qualsiasi sia il motivo o il momento in cui questo avviene, il senso di perdita è forte e profondo. «Quando succede tutte le speranze e le idee che ti sei costruita per il futuro finiscono – continua – il mondo ti crolla addosso. Quando perdi qualcuno che hai conosciuto durante l'arco della tua vita ti viene a mancare un punto di riferimento ed è doloroso, ma perdere qualcuno con cui non sei nemmeno riuscito a costruire dei ricordi è ancora peggio. O addirittura, se i ricordi si limitano a qualche ecografia o a qualche foto e video ripresi in ospedale allora il ricordo fa ancora più male». Il senso di perdita che provano i genitori, non sempre viene compreso dal mondo. Spesso il dolore e il lutto ci lascia soli, inascoltati, incompresi. Questi 'genitori speciali' si ritrovano a vivere un senso di isolamento e solitudine. «Per una coppia è una dura prova da affrontare. La sofferenza di fatto è identica ma per una madre è qualcosa di inspiegabile. Quando hai sentito tuo figlio crescere nella pancia o addirittura l'hai visto nascere...perderlo è una tortura. Una donna non potrà che esternare la disperazione che prova, un uomo più facilmente terrà le emozioni per sè, cercherà di essere, o di sembrare, forte per entrambi. E' questo diverso modo di 'vivere' il lutto a decidere le sorti della relazione stessa. Il più delle volte le coppie scoppiano.» E' invece importate riconoscere queste piccole vite e il grande dolore che hanno lasciato a causa della loro scomparsa prematura sia a livello di coppia, che di famiglia, che di società, dando dignità e visibilità al lutto prenatale e perinatale. Alessandra, che ha provato in prima persona questa terribile esperienza, ci dice: «In quei momenti ci sono donne che trovano dentro sè stesse una grandissima forza che le aiuta a reagire, perchè per un figlio una madre è pronta a tutto, anche a ciò che non pensa di essere in grado di fare! Ce ne sono altre, invece, che si abbattono, si fanno vincere dal dolore e non riescono a reagire. E' quindi importantissimo per chi vive una sofferenza di questo tipo avere vicini e presenti familiari e amici. Per lo più le persone tendono a 'sparire', se ti incrociano per strada fanno finta di niente, evitano l'argomento parlando d'altro e se proprio capitano in discorso utilizzano frasi fatte d'incoraggiamento che invece di dare consolazione e conforto fanno di peggio».
L'evento a San Daniele domenica 15 ottobre
L’associazione sandanielese 'Semi di Vita' è da sempre sensibile alle tematiche del lutto prenatale e perinatale e per questo ogni anno, in occasione del 15 ottobre, si impegna ad organizzare un evento per la commemorazione.
La sede dell'iniziativa sarà Piazza del Duomo a San Daniele il cui ritrovo è fissato alle 17 dove ci sarà un momento di accoglienza, confronto e condivisione di esperienze tra i partecipanti, verso le 18 verrà accesa l'Onda di Luce con tante candele: ogni partecipante accenderà una candela tenendola accesa per un’ora, di fuso orario in fuso orario in tutto il mondo l’onda di luce illuminerà il pianeta e unirà simbolicamente migliaia di persone accomunate da un lutto che abitualmente isola: la morte di un bambino. Quest'anno il disegno che le luminarie andranno a formare sarà il simbolo dell'infinito, segno di un'amore destinato a durare per sempre. Alle 19, in contemporanea con altre piazze italiane, verranno lasciati volare in cielo dei palloncini rosa, azzurri e bianchi accompagnati da alcune dediche in ricordo dei bambini mai venuti al mondo o che il mondo lo hanno lasciato troppo presto. L’evento è aperto a tutti coloro che hanno un bimbo o una bimba nel cuore, ma anche a tutti coloro che credono nell’importanza della sensibilizzazione su un argomento tanto delicato.
Informazioni
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito web www.semidivita.it o rivolgersi a Roberta Leonarduzzi, Presidente dell'Associazione Semi di Vita (338 4059251 - 0432 962497); Alessia Varutti, Counselor, 349 3132621; e Alessandra Lovo, Mamma volontaria, 347 4046084.