28 aprile 2024
Aggiornato 09:00
L’attività della Divisione Anticrimine

9 ammonimenti per stalking nel 2017: il bilancio della Questura di Udine

I numeri forniti, che riguardano diversi tipi di reati, si coniugano con l’intensificazione dei servizi del controllo del territorio, da sempre fulcro della strategia contro la criminalità diffusa, messa in atto

UDINE - 113 fogli di via obbligatorio, 26 avvisi orali, 3 decreti di sorveglianza speciale, 9 ammonimenti, 17 Daspo (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive). Sono questi i numeri del primo bilancio (a quattro mesi dall’inizio del nuovo anno) dell’attività della Divisione Anticrimine della Questura di Udine e dei commissariati di Tolmezzo e Cividale del Friuli. Numeri questi che si coniugano con l’intensificazione dei servizi del controllo del territorio, da sempre fulcro della strategia contro la criminalità diffusa, messa in atto dalle Volanti della Questura di Udine, con l’ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Padova.

I dati sullo stalking
Non di poco conto, poi, i dati relativi agli Ammonimenti del Questore: atto alternativo alla querela e provvedimento amministrativo a tutela delle vittime di stalking. Nella provincia di Udine sempre nei primi quattro mesi dell’anno, le vittime tutelate sono state donne, quasi tutte italiane, mentre i provvedimenti hanno riguardato 9 persone, tutti uomini, dei quali 8 italiani e 1 straniero, di età adulta (dai 27 ai 60 anni), gran parte di essi con un’attività lavorativa. In quattro casi l’Ammonimento è stato disposto d’ufficio a uomini responsabili di violenza domestica nell’ambito di relazioni sentimentali, mentre gli altri cinque provvedimenti sono stati irrogati su richiesta delle vittime, nei confronti di uomini protagonisti di condotte persecutorie verso donne non intenzionate a intraprendere relazioni sentimentali oppure determinate a concludere relazioni da tempo in crisi.

Campagne nazionali
In proposito sono state promosse e realizzate in modo capillare sul territorio nazionale importanti campagne ministeriali, il 14 febbraio con il «Progetto Camper» e l’8 marzo in occasione della «Giornata Internazionale della Donna». Obiettivo di entrambe le giornate è stato quello di favorire l'emersione del fenomeno della violenza di genere, agevolando un contatto con le vittime ed offrendo alle stesse il supporto di un'equipe composta da operatori specializzati, fra i quali medici della Polizia di Stato ed investigatori delle Squadre Mobili, nonché rappresentanti di enti ed associazioni presenti sul territorio.