20 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Sabato mattina attorno alle 11.30 il distacco

Valanga di Sella Nevea: il Soccorso Alpino chiarisce la dinamica

Il gruppo di escursionisti era formato da sette persone, di sesso maschile, tutti provenienti dal tolmezzino e dalla Carnia

CHIUSAFORTE - Sabato mattina attorno alle 11.30 si è staccata una valanga nel Gruppo del Monte Canin, tra il Monte Golovec e Sella Prevala, a una quota di 2.200 metri circa, nel tratto in traverso che collega il cosiddetto ‘sperone del Medon’ alla sella stessa (in una zona lontana dalle piste da sci). Il distacco è avvenuto durante il passaggio di alcuni scialpinisti: un gruppo di persone che salivano dall'itinerario del Monte Poviz, diretti verso Sella Prevala. Il gruppo era formato da sette persone, di sesso maschile, tutti provenienti dal tolmezzino e dalla Carnia.

Il distacco della valanga è avvenuto attorno alle 11.30, mentre due elementi del gruppo si trovavano qualche decina di metri più avanti rispetto agli altri. Il fronte che si è staccato è di circa duecento metri con una massa nevosa importante grazie ai 40-50 centimetri di nuovo apporto e fino ai due metri e mezzo di accumulo nello scivolamento della valanga finale. La valanga era del tipo a lastroni. I due scialpinisti sono stati travolti e trascinati in basso. I compagni di escursione hanno messo subito in atto le manovre di autosoccorso grazie all'impiego degli apparecchi da ricerca di sepolti in valanga (Artva) e hanno estratto con l'aiuto delle pale uno dei due, che era rimasto solo parzialmente sepolto e che ha una sospetta frattura al ginocchio. Il secondo è stato individuato più tardi, più in basso, sotto circa due metri e venti di neve e in parte è stato dissepolto dagli stessi compagni.

Le squadre di soccorso, composte da polizia, Guardia di finanza di Sella Nevea con operatore cinofilo, squadre del Cnsas - Fvg di Cave del Predil e di Moggio Udinese, in tutto tredici uomini, sono arrivati sul posto attorno alle 13 grazie agli impianti di risalita fino a Sella Prevala e poi con gli sci ai piedi traversando sotto il Golovec. Poco dopo è arrivato anche il medico rianimatore assieme con l'elicottero della Protezione Civile che si è alzato in volo da Tolmezzo. Il secondo sci alpinista è stato liberato dalla neve e portato a bordo del velivolo in stato di incoscienza e in grave ipotermia verso l'ospedale di Udine dove si attende una prognosi dai medici rianimatori del Pronto Soccorso.