19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Le parole dei genitori

Fiaccolata a Roma per Giulio Regeni

A 6 mesi dalla scomparsa del ricercatore friulano, ancora non si conosce la verità sulla morte del ragazzo

FIUMICELLO - «Sono trascorsi ormai sei mesi dalla sparizione del nostro Giulio. Siamo qui a chiedere sempre più forte verità e giustizia». Sono le parole di Paola e Claudio Regeni durante un collegamento telefonico con il Pantheon dove lunedì sera alle 19:41 (orario della sparizione del ricercatore italiano al Cairo sei mesi fa) sono state accese decine di fiaccole per ricordare il giovane. «Grazie a tutti coloro che hanno organizzato la fiaccolata e a tutti coloro che sono lì in piazza a Roma - ha detto la madre -. Anche noi abbiamo acceso delle piccole fiaccole. Sempre e ancora giallo per lui».

«A oggi non sappiamo ancora perché Giulio sia stato ucciso. Da parte delle autorità egiziane non c'è stata affatto la collaborazione promessa, negandoci di accedere agli atti del fascicolo e ottenere il traffico delle celle telefoniche - affermano i genitori in un messaggio inviato agli organizzatori -. Avevamo chiesto anche se è vero che esistano due fascicoli aperti su Giulio, ma neanche a questa domanda abbiamo ottenuto risposta».

Durante la manifestazione ha parlato anche il presidente di Amnesty International Italia, Riccardo Noury: «Vogliamo ridare luce alla campagna per Giulio Regeni che purtroppo non ha ancora ottenuto alcun risultato. Il governo italiano non dimentichi Giulio». «Chiediamo ai due governi di fare il massimo - continua -. A quello egiziano di dire la verità e a quello italiano di pretenderla».