4 novembre 2024
Aggiornato 13:00
Ex caserma Friuli secondo hub a Udine?

Migranti nel sottopasso ferroviario: il prefetto vuole chiuderlo

«Dobbiamo porre fine a questo degrado», ha detto Zappalorto. Sempre più richiedenti asilo in città, e con l'arrivo della bella stagione la situazione potrebbe peggiorare

UDINE – Da mesi, ormai, è diventato un luogo privilegiato dai migranti per trascorrere la notte. Già a novembre il Diario di Udine se n’era occupato, raccontando come la mancanza di una struttura di accoglienza alternativa all'ex caserma Cavarzerani, costringesse decine di disperati a dormire per terra nel sottopasso della stazione ferroviaria. Dopo un primo sgombero, i migranti sono tornati, e ora il prefetto di Udine minaccia di chiudere l’area.

Da mesi la situazione non cambia
Negli ultimi mesi poco o nulla è cambiato: i richiedenti asilo continuano ad arrivare a Udine via treno e a trascorrere la notte nel sottopasso ferroviario. Con tutti i disagi del caso, per i viaggiatori e per i migranti, e con un degrado inevitabile per questa zona della città. I richiedenti asilo, ormai da mesi, sono assistiti da volontari, mentre le istituzioni non riescono a risolvere la questione. I posti nell’ex caserma Cavarzerani sono esauriti, con oltre 400 persone accolte, e quindi si stanno cercando soluzioni altenative (l’ex caserma Friuli, sempre a Udine).
Giovedì Comune e Centostazioni (che si occupa della gestione di un tratto di sottopasso) hanno ripulito la zona, sgomberando l’area dai cartoni e dalle coperte e ripulendo il passaggio ferroviario. Nonostante questo, i migranti, quella stessa notte, sono tornati nel sottopasso. E’ a questo punto che il prefetto, Vittorio Zappalorto, ha detto basta. «Chiuderemo il sottopasso in stazione. Dobbiamo porre fine a questo degrado». Queste le sue parole del prefetto, raccolte dal Messaggero Veneto. «Una situazione creata ad arte politicamente da chi vuole crearsi un’immagine sulla pelle della povera gente», ha aggiunto, lasciando intendere come ci sia qualcuno pronto a strumentalizzare la presenza di disperati in città. 

Dopo la Cavarzerani, si punta alla caserma Friuli
In questi giorni Udine è tornata a riempirsi di migranti provenienti dai treni. Se ne vedono molti bivaccare nei pressi della stazione ferroviaria, ma anche in centro, sulle scalinate di piazza Libertà o su quelle del Tempio Ossario. Proprio a due passi dal monumento di piazzale XXVI Luglio, in via Marangoni, c’è il dormitorio messo a disposizione dalla Caritas, che però ormai non ha più posto. Ecco perché è probabile che l’ex caserma Friuli di via Pastrengo diventi presto il secondo hub cittadino. Tutto in attesa della bella stagione, che potrebbe far crescere ancora il numero di arrivi in Fvg.