6 maggio 2024
Aggiornato 16:00
Ha firmato anche il sindaco Carlantoni

La Lega vuole abolire la legge Merlin: «Ci ispiriamo al modello carinziano»

Partita la raccolta di firme per indire un referendum. A Tarvisio, il segretario Mazzolini spiega perché rifarsi a quanto avviene nella vicina Austria, dove le prostitute sono controllate e pagano le tasse

TARVISIO – La Lega Nord sta raccogliendo le firme per abrogare la Legge Merlin, la norma che alla fine del 1958 fece chiudere oltre 560 ‘case di tolleranza’ in tutta Italia istituendo il reato di sfruttamento della prostituzione. La mobilitazione del Carroccio sta coinvolgendo anche il Tarvisiano, dove l’argomento è piuttosto dibattuto. In Valcanale non ci sono prostitute per le strade, ma la vicinanza con la Carinzia, dove i bordelli sono una realtà, fa guardare a quello come a un modello replicabile anche in Italia. Non solo per avere un maggior controllo sanitario delle prostitute, ma soprattutto per consentire a chi pratica il mestiere più antico del mondo di pagare le tasse. E proprio su questi due punti si basa la ‘battaglia’ della Lega Nord.

La raccolta firme anche a Tarvisio
Nei giorni scorsi, accanto a piazza Unità, è spuntato un gazebo della Lega Nord per la raccolta di firme. Il segretario di zona, Stefano Mazzolini, spiega com’è andata la giornata: «Sono state raccolte 150 firme, siamo soddisfatti – commenta l’esponente padano –. L’argomento è molto sentito in valle, anche perché a pochi chilometri dal confine abbiamo l’esempio della Carinzia. I nostri vicini sono riusciti a fare della prostituzione un’attività regolamentata, che porta indotto  per il territorio e per il Land». Il riferimento di Mazzolini è all’ultimo nato tra i bordelli Carinzia, il Wellcum di Thörl Maglern, dove lavorano, tra reception e hotel, diverse persone del Tarvisiano. «L’indotto in termini occupazionali per il territorio che ospita queste strutture è indubbio – assicura Mazzolini – anche perché molti pernottano negli alberghi della Valcanale e poi frequentano le case chiuse carinziane. Senza dimenticare le risorse che, in termini di tasse, potrebbero arrivare nelle casse di Regione e Stato se le prostitute fossero messe in regola: almeno 9.500 euro pro capite ogni anno».

La riapertura delle case chiuse spaventa
Il tema è complesso e non tutti la pensano come la Lega Nord. Per molti infatti, al di là dell’aspetto morale, c’è il timore che concentrare le prostitute in un unico luogo, possa facilitare lo sfruttamento attirando la malavita.  «Non è così, basta guardare cosa accade nel paese vicino di Thörl Maglern, dove gruppi di italiani arrivano in bus per frequentare la struttura. Noi continueremo a raccogliere le firme, con i gazebi e nel municipio. Vogliamo indire un referendum e lasciare che sia il popolo italiano a scegliere. E’ ora di abolire la Legga Merlin», conclude Mazzolini.
Tra coloro che hanno firmato al banchetto della Lega, c’è stato anche il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, a dimostrazione di come l’iniziativa del Carroccio trovi sostegno in maniera trasversale nella classe politica (il sindaco è iscritto a Forza Italia).